OPPORTUNITÀ: ECCO COME APRIRE UN’AZIENDA AGRICOLA BIOLOGICA IN SARDEGNA
Aprire un’azienda agricola biologica può essere un’opportunità occupazionale da considerare seriamente, soprattutto in una regione come la Sardegna.
In particolare, per chi ha una forte passione per il mondo agricolo e per la campagna, questa scelta potrebbe davvero rivelarsi azzeccata, soprattutto vista la crescente attenzione che negli ultimi anni viene rivolta ai prodotti biologici, in virtù del fatto che i consumatori odierni curano sempre di più il loro benessere fisico e la loro salute. Passare buona parte del proprio tempo a diretto contatto con la natura può rivelarsi una scelta salutare e vantaggiosa economicamente, proporre ai consumatori prodotti genuini e di qualità può dunque essere la chiave del successo di tale opportunità imprenditoriale.
Il principio della coltivazione biologica sta, prima di tutto, nel dedicare massima attenzione al terreno, coltivandolo seguendo principi rispettosi della natura, senza ricorrere a pesticidi chimici. Ci sono dei regolamenti rigorosi a cui attenersi per avere delle colture totalmente naturali (i controlli sono periodici e le sanzioni pesanti). In base a quanto detto, la qualità del terreno che ospiterà l’attività ha un ruolo basilare, è consigliabile perciò che sia lontano da strade molto trafficate. Se si opta per un terreno utilizzato in precedenza per altri tipi di colture è opportuno aspettare i tempi necessari per la riconversione. Naturalmente, è fondamentale per un’azienda biologica anche seguire la stagionalità delle colture, in base ai periodi dell’anno. Il raccolto potrebbe non essere in grado di soddisfare totalmente la domanda dei consumatori, ma solo in questo modo viene salvaguardata la qualità e la genuinità dei prodotti. Gli standard qualitativi elevati – insieme a una ragionevole politica dei prezzi – sono fondamentali per questo tipo di attività, visto le esigenze dei consumatori finali.
Dal punto di vista burocratico partiamo dal presupposto che per aprire un’azienda agricola biologica occorre la qualifica di imprenditore agricolo professionale (IAP), una figura introdotta nel 2004 (col decreto legislativo 99), che ha profonde conoscenze del settore, con specifici requisiti riconosciuti. Altri step da eseguire sono i seguenti: apertura della partita Iva presso l’Agenzia delle Entrate, iscrizione al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio e aperture delle posizioni INPS e INAIL. Se l’azienda agricola biologica ha un fatturato che non supera i 7 mila euro annui può usufruire di un regime fiscale particolare, con la possibilità dei benefici di seguito elencati: esonero dalla dichiarazione annuale dei redditi; esonero dall’obbligo di emissione di fatture e dal versamento delle imposte; esonero dalla presentazione della dichiarazione IVA. Resta però l’obbligo di conservare e numerare le fatture di acquisto. Se, invece, durante l’anno dovesse essere superato il limite dei 7 mila euro, i benefici sopra elencati cessano dall’anno successivo perché l’imprenditore, in quest’ultimo caso, entra nel regime ordinario.
Una volta sbrigate tutte le incombenze burocratiche, non resta che mettere tutto l’impegno necessario nell’apertura della vostra azienda agricola biologica, proponendo degli ottimi prodotti, naturalmente rigorosamente “made in Sardinia”.