SARDEGNA, FINALMENTE RIAPRE AL PUBBLICO UN GIOIELLO DELL’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

SARDEGNA, FINALMENTE RIAPRE AL PUBBLICO UN GIOIELLO DELL’ARCHEOLOGIA INDUSTRIALE

Un pezzo di storia della Sardegna riaprirà finalmente le sue porte al pubblico, per la prima volta. 

Un sito minerario a pochi chilometri dal paese, con una tra le miniere per l’estrazione del rame più importanti in Europa. Funtana Raminosa, a Gadoni, paese di montagna nel Nuorese, in piena Barbagia di Belvì, dalla prossima primavera sarà riaperta al pubblico con regolarità, grazie a un progetto del Comune in collaborazione con il Parco Geominerario. Si parte dal mese di aprile nei fine settimana, da maggio sarà fruibile tutti i giorni. L’obiettivo è valorizzare questo gioiello dell’archeologia industriale, vero attrattore turistico, di cui si hanno testimonianze già in età prenuragica e nuragica. L’intento perà è anche quello di provare a combattere lo spopolamento inarrestabile che, partito con la chiusura della miniera 40 anni fa, ha dimezzato la popolazione. “Il sito con le sue 150 gallerie, sorprende il visitatore per i colori sulle pareti, dal blu elettrico al bianco candido. All’interno del sito un museo con macchinari perfettamente funzionanti, una sala compressori e una laveria conservata così come fu lasciata dai minatori in quell’ultimo giorno di lavoro, come se il tempo si fosse fermato.”, ha detto il sindaco Francesco Peddio. Due sono già visitabili, Rampa Brebegargiu e Galleria Romana e a breve anche una terza, la Galleria Fenicia.

La visita a Funtana Raminosa – con l’accompagnamento delle Guide Ambientali Escursionistiche – permetterà di osservare gli ambienti, piccoli convogli ferroviari, pale meccaniche, perforatori, impianti di trattamento del minerale. Tutto attorno il contesto naturalistico “da fiaba” tra boschi, gole, cascate, la roccia naturale a forma di campanile alta 90 metri, le piscine naturali del Flumendosa e ciliegi e noci che decorano l’ambiente del paese. Ancora, la ricchezza delle specie mineralogiche. Il tutto sarà arricchito dalle testimonianze degli ex minatori, che per primi hanno risistemato quel sito rendendolo fruibile al turismo. Un’occasione unica per la diffusione di antichi saperi e tecnologie avanzatissime legate all’estrazione del rame già in epoche lontanissime.

LO STAFF

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