C’E’ UN LEGAME TRA SAN VALENTINO E LA SARDEGNA. VOLETE SAPERE QUALE? LEGGETE QUI!
Il giorno di San Valentino, considerato il patrono degli innamorati (ma anche protettore degli epilettici), si avvicina. Forse non lo sapete in tanti, ma c’è un legame che unisce San Valentino e la Sardegna. Tutto è da ricondurre a un’antica e leggendaria storia che noi oggi abbiamo deciso di raccontarvi.
Sadali è uno dei pochi paesi in Italia ad avere come patrono San Valentino. La leggenda narra che un vecchietto originario di Nurallao girava per vari paesi portandosi dietro una piccola statua di San Valentino. Un giorno, recatosi proprio a Sadali, si fermò nei pressi di una cascata per riposare. Quando si rialzò per continuare il suo cammino, non riuscì a spostare la statua, che da allora è custodita e venerata nella chiesa che i sadalesi edificarono in onore del Santo.
Questa festa, soprattutto in passato, rivestiva una notevole importanza. Il giorno nel quale era tradizionalmente celebrata era il 6 Ottobre. Le ragioni sono storicamente di natura economica; infatti, il freddo mese di Febbraio era un periodo di magra, mentre il periodo più ricco era l’inizio dell’autunno. Nei giorni antecedenti era usanza effettuare una profonda pulizia delle case, per ricevere gli ospiti che venivano accolti per l’occasione. Si cucinavano pane, dolci e si macellavano pecore e capre. Il giorno della festa a Sadali, il Santo veniva vestito per la processione, che veniva aperta da un cavaliere munito di asta con un prezioso drappo, seguivano i confratelli, uno che portava un crocifisso e un altro con la croce in argento, affiancato da altri due che reggevano delle alte lanterne. Un altro confratello teneva un medaglione con lo stemma della confraternita. La processione veniva diretta dal priore, che portava in mano una sfera d’argento, con una croce fissata ad un’asta. Sfilavano poi le prioresse con gli stendardi e infine le donne che pregavano. San Valentino veniva portato in spalla; seguivano il sacerdote con i chierichetti e gli uomini. Il tutto si concludeva con una messa solenne.
Inoltre, durante la giornata, si tenevano gare poetiche e balli sardi, accompagnati dalla melodia delle launeddas. Ancora oggi la devozione dei Sadalesi verso il patrono San Valentino è molto forte e nel mese di ottobre vi sono vari eventi in commemorazione del Santo, seppur questi rituali si siano col tempo affievoliti.
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