E SE PER LAVORARE IN COMUNE VI CHIEDESSERO DI CONOSCERE PER FORZA IL SARDO? LEGGETE QUI!

copertina-1

Per entrare a lavorare in un Comune dovete per forza imparare la lingua sarda! No, non è uno scherzo, potrebbe realmente succedere. Nel Consiglio comunale di Cagliari è stata infatti approvata una mozione del centrosinistra che di inserire la conoscenza della lingua come “elemento premiante” nella decisione dei vincitori un concorso pubblico. Voto favorevole anche del sindaco, Massimo Zedda. Una proposta controversa che ha subito suscitato clamore e polemiche. 

La proposta è stata presentata da Enrico Lobina (Federazione della Sinistra) insieme a Italia dei Valori, Rossomori e Marco Murgia (Pd). La conoscenza di elementi di lingua sarda avrebbe, secondo i promotori, la funzione di “favorire l’accesso di dipendenti in grado di interloquire con la popolazione in lingua sarda e creare una motivazione per le famiglie e la società che serva da stimolo per la trasmissione generazionale della lingua“. Addirittura il consigliere Claudio Cugusi ha presentato un emendamento, chepoi è stato invitato a ritirare, che chiedeva di inserire la lingua sarda, nella variante cagliaritana, nella scuola dell’obbligo. Dall’opposizione sono subito arrivate le proteste, incentrate sul fatto concreto che una decisione del genere porterebbe a un rischio di illegittimità quasi scontato, con i concorsi che potrebbero essere facilmente annullati ad esempio dai ricorsi di coloro che non sanno il sardo e magari vengono da altre regioni.  

Certo, la proposta non sarà di rapida applicazione, ma questo potrebbe essere il primo passo verso una decisione che potrebbe portare anche altri Comuni della Sardegna a muoversi nella stessa direzione. Voi cosa ne pensate? Siete d’accordo?

LO STAFF

2 pensieri su “E SE PER LAVORARE IN COMUNE VI CHIEDESSERO DI CONOSCERE PER FORZA IL SARDO? LEGGETE QUI!

  1. Non sono d’accordo.
    Un conto è prevedere l’insegnamento della lingua e della cultura sarda, un altro è discriminare chi non la conosca.

    Ciò costituisce una discriminazione fondata sulla lingua, considerando che l’insegnamento della lingua straniera è ricompreso negli ordinari programmi didattici, mentre la lingua sarda, no.
    Mi sembra una scelta da campagna elettorale!
    Fatta da una giunta di centrosinistra, poi…

    Peccato che ci rimettano i cittadini, i veri destinatari del provvedimento, e non studiosi o pseudo tali che dovrebbero invece interessarsi ai veri problemi della città, ad esempio alla povertà dilagante.

  2. Leggendo i nomi dei proponenti, si capisce tutto!
    Cosa non farebbe la sinistra pur di conquistare voti dai sardisti.

    Peccato che ci rimettano i cittadini, cagliaritani in questo caso.
    Concordo con l’altro post: sarebbe meglio che si interessassero ai problemi della città.

    Ma forse, non ne sono interessati.
    Che delusione questa amministrazione.