UFFICIALE: ECCO COSA DIVENTERÀ L’EX OSPEDALE MARINO DEL POETTO DI CAGLIARI
Finalmente, dopo tanto tempo, decisa la riqualificazione dell’ex ospedale Marino del Poetto, a Cagliari.
Dopo una lunga e travagliata vicenda giudiziaria il Comune potrà arrivare a dare nuova vita al triste rudere posato sull’arenile cagliaritano, una destinazione coerente con la vocazione turistico-ricettiva della spiaggia dei Centomila. L’ex Ospedale Marino diventerà un albergo. A rendere possibile la svolta, una delibera della Giunta Pigliaru che dà riconoscimento del “preminente interesse regionale” dell’ex ospedale e senza la quale il Comune non avrebbe potuto variare il proprio Puc, non avendolo ancora adeguato al Ppr.
“Questo passaggio consentirà al Comune di poter inserire nei propri strumenti pianificatori scelte di destinazione differenti rispetto a quelle adottate – ha spiegato l’assessore regionale all’Urbanistica, Cristiano Erriu – Per lo stesso motivo, con la delibera, adottata martedì, la Regione ha revocato il precedente provvedimento che aveva previsto, invece, la nascita di una struttura socio sanitaria. In questo modo – continua Erriu – la Regione potrà pubblicare l’avviso per la ricerca dei privati interessati alla concessione per la riqualificazione”.
Il bando sarebbe addirittura già pronto. Così, alla fine, il Poetto si ritroverà ad avere – se tutto andrà davvero come gli esponenti politici del Comune e della Regione stanno affermando – un vero e proprio gioiellino ricettivo affacciato sul mare, al posto di quel rudere che vergognosamente da troppo tempo è un pugno nell’occhio che rovina il bel paesaggio della spiaggia.
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Molto meglio un centro etnico di gastronomia che tutti possano frequentare,con ristopranti : sardi, francesi, spagnoli, turchi, argentini etc. invece di un albergo per pochi? Il rendimento sarebbe certo, garantito. Piu´un mini pronto soccorso alla basa dell’edificio. Lungimiranza, gente!
Vorrei vedere dove faranno gli scarichi fognari, i parcheggi per i clienti , sicuramente concederanno un area demaniale per ombrelloni etc etc Non ci sarà più un metro di spiaggia libera. Non sarebbe stato meglio ridar vita al vecchio Grand’ hotel Golfo degli Angeli , visto che l’ospedale sarà trasferito al policlinico.
Scelte ragionate o Improvvisate ?
… ragioniamo su progetti fattibili in presenza di DOMANDA qualificata, adeguata e capace di creare una vera ricaduta economica e posti di lavoro duraturi per il territorio ed i suoi abitanti.
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–> così ne parlavo nell’Agosto 2013 … (AMARCORD)
Se ragioniamo con i piedi per terra… e con un pizzico di competenza in merito alle caratteristiche della location, le attuali condizioni dello stabile, l’impostazione architettonica, la vicinanza all’arenile, un potenziale target di riferimento vastissimo, locale e non, etc etc – la soluzione migliore, a mio modesto avviso (peraltro, lo suggerii nel ’96 in Commissione Turismo al Comune), potrebbe essere quella di un “Ostello per la Terza Età” che preveda: convalescenze post-operatorie, recupero funzionale, ginnastica dolce, thalassoterapia, psammoterapia, bagni di sale, acquagym, pratica natatoria in acqua di mare ed in piscina, percorsi vita, “surplace” sulla sabbia, circuiti e percorsi strutturati, beach volley, etc. Pratiche sportive adatte alla terza età (utenza con un trend di crescita esponenziale) quali la canoa, il kayak e gli sport velici in genere. Una piccola palestra fitness, una sauna, alcune piccole vasche idromassaggio potrebbero completare il panorama dell’offerta di attività rieducativo-funzionali (alla stessa stregua di un Complesso Termale) lasciando, però, spazi sufficienti alla destinazione ricettiva degli spazi (più camere = più produttività, più addetti, più visitatori/compratori per la città) etc
Pensate che alcuni anni fa mi chiesero dalla Danimarca se esistessero strutture con tali caratteristiche, dato il clima mite ed invidiabile, a fronte di una consistente “domanda” da parte di molti pazienti (operati di tumore, post-infartuati, cardiopatici in genere etc) bisognosi di convalescenza e recupero funzionale, lontano dal freddo e dal grigiore dei loro cieli cupi e piovosi . Tutto il ricco nord-europa rappresenterebbe un potenziale mercato, capace di frequentare tale struttura x 365 gg. l’anno. Da non escludere, ovviamente, la presenza di molti anziani che non disdegnano praticare “attività di mantenimento” per non perdere lo smalto dell’età giovanile. NB- Possibile e verosimile destinazione, per visita o pratica breve, da parte dei crocieristi (sempre più numerosi) nella stragrande maggioranza dei casi, rientrante in tale categoria di “domanda”, anziani over 50/60/70 (in forte aumento) ancor più se Cagliari dovesse diventare HUB Crocieristico.
Per quanto attiene il posizionamento della piscina, la soluzione più adeguata e meno “aggressiva” potrebbe essere rappresentata da una “vasca sopraterra” opportunamente dislocata presso l’ex PS (raccordata armonicamente con tale struttura) da recuperare con bagni, docce, spogliatoi, deposito attrezzi, etc.) Ma ciò richiederebbe uno studio, un’attenta analisi dell’esistente, un progetto di fattibilità… insomma: Un Lavoro di Squadra ! Ma chi si preoccuperà di affidare i ruoli (in base alle specifiche competenze) da svolgere in tale squadra ?
Amara Riflessione conclusiva …
LE RISORSE DEVONO ESSERE UTILIZZATE PER CREARE UN GIUSTO PROFITTO PER GLI INDIGENI, COME OCCASIONI ED OPPORTUNITà finalizzate a GENERARE REDDITO PER I RESIDENTI IN UN DETERMINATO TERRITORIO, NEL RISPETTO SOSTENIBILE DELL’AMBIENTE, per poter versare TASSE e CONTRIBUTI nelle casse pubbliche e garantire a chi spesso si oppone a tali progetti, di PERCEPIRE mensilmente una quantità di EURO di tutto riguardo.
Recupero e Valorizzazione … possono attendere all’infinito !