ASINI D’ITALIA? ECCO IL PRIMATO DELLA SARDEGNA DI CUI NON ANDARE ORGOGLIOSI

Chi sono i più asini d’Italia? Il primato del quale non andare per nulla fieri anche quest’anno spetta proprio alla Sardegna, che si rivela essere la regione italiana col numero più elevato di debiti scolastici. La nostra Isola conferma il primato negativo dell’anno precedente, con il numero maggiore di studenti che hanno delle insufficienze da recuperare prima dell’avvio del nuovo anno scolastico. I più promossi sono invece in Umbria e in Puglia.  

In Sardegna è addirittura il 31,4% degli studenti che porta a casa un’insufficienza, contro una media nazionale del 25,9%. Dietro la nostra regione ci sono Lombardia e Toscana. Non solo, la Sardegna è anche la regione italiana in cui ci sono più bocciature in assoluto e, quindi, si promuove meno: sono il 14,7% i non ammessi all’anno successivo, mentre la media nazionale è del 9,6%.

Il portale Skuola.net ha anche tracciato un “identikit” dello studente indebitato: studente sardo al secondo anno dell’istituto tecnico, è questo il ritratto dello studente che più di tutti rischia il debito. La Sardegna, infatti, raggiunge il picco del 33,5% di ragazzi indebitati negli istituti tecnici; mentre è il secondo anno quello più difficile da superare. Per quanto riguarda il tipo di scuola, sono gli istituti tecnici quelli più ostici.

La Sardegna è quindi la regione italiana meno studiosa, con appena il 53,9% di promossi, si piazza appunto all’ultimo posto dopo Toscana e Lombardia, la media nazionale è del 64,5%. Un primato della nostra Isola che non ci rende certamente orgogliosi e che testimonia il difficile stato delle scuole sarde, specchio della società isolana di questi tempi.

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Un pensiero su “ASINI D’ITALIA? ECCO IL PRIMATO DELLA SARDEGNA DI CUI NON ANDARE ORGOGLIOSI

  1. Ma non è venuto in mente a nessuno che tale classifica potrebbe dipendere dal fatto che i professori in Sardegna non concedono la promozione tanto facilmente,ma solo se sono state raggiunti almeno le conoscenze minime in ciascuna disciplina??? e non vogliano mandare avanti ,in questo caso sì, dei veri asini ( e mi scusino i veri animali che non c’entrano niente)!!!

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