CLAMOROSO, FINALMENTE UN ESAME CHE PREDICE ALZHEIMER E DEMENZA SENILE

Una notizia decisamente positiva arriva dagli ambienti medico-scientifici. E’ infatti in arrivo un esame che potrà dirci se siamo a rischio di sviluppare patologie neurodegenerative, quali l’Alzheimer e la Demenza. Pensate, basterà un normalissimo prelievo di sangue per conoscere il nostro grado di rischio, con una precisione pari addirittura al novanta per cento. Questo grazie al nuovo test per la diagnosi precoce del declino cognitivo lieve e dell’Alzheimer basato sull’analisi del sangue. 

Il test è stato messo a punto grazie alla ricerca del Georgetown University Medical Center di Washington, portata avanti dal gruppo di medici guidato dal neurologo Howard J. Federoff e pubblicata su Nature Medicine. Per cinque anni 525 individui over 70 in buona salute, sono stati sottoposti a periodici esami del sangue. Di questi, 74 hanno sviluppato l’Alzheimer o il declino cognitivo amnestico (la perdita progressiva della memoria, anticamera dell’Alzheimer) durante il lungo trial clinico: 46 all’inizio e 28 in seguito. Dopo tre anni, sono stati selezionati 53 individui sani e 53 già affetti da una delle due patologie. Confrontando i dati ottenuti durante ogni prelievo sono stati individuati un gruppo di lipidi contenuti nel sangue che rivelavano una rottura della membrana cellulare dei neuroni. Dopo ulteriore analisi e prove il nuovo test è stato finalmente validato. “Con questo esame del sangue – ha affermato il dottor Federoff – è stato possibile prevedere, con un margine d’errore del dieci per cento, quali individui avrebbero sviluppato l’Alzheimer entro due o tre anni nel corso dello studio clinico”.

La cosa ancora più positiva è dunque che il test sarà in grado anche di predire nelle persone sane e che non presentano sintomi premonitori, se il declino avverrà nei successivi tre anni. Questo nuovo esame va infatti ad individuare la presenza di questi dieci specifici lipidi, che sono appunto stati individuati come i marcatori biologici che predicono l’insorgere delle patologie legate al deterioramento neuro-cognitivo. 

Anche se ancora non ci sono farmaci o terapie che possono bloccare o rallentare il decorso della demenza degenerativa, questo studio è di un’importanza incredibile in quanto permette di individuare nella fase asintomatica il futuro insorgere della malattia, offrendo la possibilità di poter rallentare la comparsa dei disturbi con la repentina somministrazione dei farmaci molto prima che il morbo si palesi nella fase avanzata. Entro il 2015 dovrebbe essere già disponibile e commercializzabile una versione del test per eseguire screening su larga scala, presso ogni centro medico.

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LO STAFF