SARDEGNA COME CATALOGNA? INDIPENDENZA? ECCO COSA HA FATTO IL DEPUTATO MAURO PILI
La voglia di indipendenza non riguarda solo Barcellona e la Catalogna. Anche in Sardegna cresce la voglia di staccarsi dall’Italia. Al punto che Mauro Pili ha fatto una cosa mai fatta prima.
Il deputato sardo di Unidos, ormai da tempo fervente sostenitore dell’indipendenza della nostra Isola, ha annunciato di aver depositato una proposta di legge costituzionale per l’indipendenza della Sardegna. Proprio così. Pili ha deciso di presentare la proposta dopo le sue innumerevoli denunce sulle condizioni della nostra Regione, a suo dire da sempre bistrattata dal Governo di Roma. Le conseguenze? Nel caso in cui la sua proposta venisse accettata allora anche in Sardegna potrebbe essere fatto il referendum per l’indipendenza e sarebbero i sardi a decidere. Queste le parole del deputato:
“Questa terra è trattata come la peggior colonia di Stato, il Popolo Sardo subisce discriminazioni infinite, dai trasporti all’energia, è vittima di un fisco diseguale che colpisce in modo letale l’economia e il lavoro. Una terra violentata a colpi di missili e bombe, da discariche tossiche a industrie inquinanti. I tratti identitari del Popolo Sardo sono delineati in modo chiaro e definito dalla storia e dall’etnia, dalla cultura e dalla lingua. Ora, dinanzi ad uno Stato che niente ha fatto per riequilibrare divari e discriminazioni, non resta che sottoporre ai sardi la resa dei conti con il quesito restare o meno sotto questo regime italiano. Servono passi ufficiali, occorre passare dalla solidarietà generica ad azioni e percorsi ben delineati a tutela del Popolo Sardo. Il passaggio democratico della proposta di legge costituzionale per il Referendum per l’autodeterminazione del Popolo Sardo è indispensabile sia sul piano legislativo che giudiziario”.
Naturalmente, le possibilità che la proposta di Pili possa anche solo essere presa in considerazione dal Parlamento italiano sono meno di zero. L’indipendentismo sardo è certamente una questione meno sentita di quanto lo sia in Catalogna, tuttavia cresce il malcontento e sono sempre di più i sardi che vorrebbero almeno poter decidere del proprio destino. Voi da che parte state?
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Io la vorrei l’indipendenza. Il nostro “inno” Procurad’e Moderare grida: “custa, populos, est s’ora de estirpare sos abusos”, è questa, popoli, l’ora di estirpare gli abusi. E di abusi ne abbiamo subiti fin troppi. Specialmente militari e industriali.
Ma chi mi garantisce che se conquistiamo l’indipendenza poi chi sale al Governo della Sardegna non faccia le stesse cose che ora vuole contrastare perché imposte dall’alto?