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LA SARDEGNA E’ A RISCHIO SPROFONDAMENTO MA IN POCHI LO SANNO…LEGGETE QUI!

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La Sardegna non sarà una regione sismica, ma è comunque una regione a rischio sprofondamento naturale. Se ne parla poco, ma è proprio così. La nostra Isola è fra le regioni più colpite dai fenomeni di sprofondamento naturale, insieme a Campania, Puglia e Lazio. Questo dato arriva da una indagine dell’Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, che ha recensito le voragini di tipo naturale in tutta Italia e i sinkholes, cioè le depressioni naturali cioè buchi che si formano nelle superfici terrestri causati da processi carsici. 

Nella nostra Regione sono state individuate finora 45 aree a rischio sinkhole, ben 27 localizzate nelle zone minerarie metallifere e lignitifere del Sulcis-Iglesiente. Per quel che riguarda il monitoraggio e lo studio dei sinkholes antropogenici nelle aree urbane, Cagliari è in cima alla classifica delle città più a rischio, insieme a Roma, Palermo e Napoli. 

Questi dati ci mettono in guardia sulla pericolosità di questi fenomeni, soprattutto in una terra come la Sardegna dove non sono pochi i fenomeni di abusivismo edilizio e di sviluppo indiscriminato di nuove costruzioni. Sono quindi tante le situazioni da tenere sotto controllo. La Regione Sardegna ha infatti realizzato una normativa ad hoc che prevede sia il monitoraggio delle aree edificate che di quelle su cui si intende costruire.

Vi segnaliamo per approfondire l’argomento due pubblicazioni proprio dell’Ispra, che trovate qui di seguito:

I SINKHOLES IN SARDEGNA

“I SINKHOLES DEL SULCIS IGLESIENTE”. CASI DI STUDIO E RUOLO DELLE AMMINISTRAZIONI PUBBLICHE

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