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INCREDIBILE, ECCO COME E’ RIDOTTA TUERREDDA: GUARDATE LE FOTO SHOCK

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E’ semplicemente vergognoso che una delle spiagge più belle di tutta la Sardegna, la stupenda Tuerredda, venga ridotta ad un vero e proprio letamaio.  

Rifiuti abbandonati, bagnanti non curanti sulle dune, mercatino in spiaggia. Una marea di persone ammassate quasi una sull’altra, senza spazio, come tonni in scatola. Una vergogna documentata dalle foto scattate dal Gruppo d’intervento giuridico (Grig) nella spiaggia nel comune di Teulada, una delle perle della Sardegna, tante volte utilizzata come location naturale per set pubblicitari e non solo. Pare che i primi a fregarsene siano proprio coloro che dovrebbero tutelare la spiaggia (dai chiosci a chi dovrebbe vigilare); a ciò si aggiunge “una robusta dose di cafonaggine, spesso da parte di turisti che mai compirebbero le stesse nefandezze a casa loro”.

Anche noi ci uniamo alla richiesta di un numero chiuso per questa spiaggia, che – ricordiamolo – è anche bandiera blu e altrimenti rischia di essere devastata anno dopo anno. “In realtà, fin da giugno – denuncia il presidente del Grig, Stefano Deliperi – chioschi e servizi per la balneazione, con i loro ombrelloni, sdraio e pedalò, impediscono anche due passi sulla battigia marina. Alla ‘sardinizzazione’ della spiaggia (le sardine stanno più larghe nella scatoletta) si aggiunge un suk dove si mercanteggia ogni cosa, un assedio di parcheggi e olezzi gastronomici e uno scarico incontrollato di rifiuti vari a ridosso del litorale. Sotto gli occhi di tutti, naturalmente”. Le segnalazioni degli ecologisti sono state già inoltrate come preavviso a inizio stagione, che ora portano la richiesta al Comune di Teulada, al Corpo forestale e di vigilanza ambientale e ai carabinieri del Noe per ottenere la “bonifica ambientale dello scarico incontrollato di rifiuti a ridosso della spiaggia”. La soluzione? “Tuerredda ha bisogno di drastiche misure – attacca l’associazione – come il numero chiuso dei bagnanti per consentirne la salvaguardia”. 

Certamente gli ecologisti hanno ragione e se ancora abbiamo a cuore la salute di un paradiso come Tuerredda urge intervenire subito, perché le cose stanno peggiorando anno dopo anno. Basta guardare le foto di seguito (prese dal portale del Grig):

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