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Clamoroso e folle gesto di un pastore sardo di 62 anni, dopo l’ennesimo rifiuto del latte delle pecore del suo gregge.
Per via di un alto contenuto microbico che aveva reso il siero non più commestibile, il suo latte era stato ancora una volta rifiutato da una cooperativa. Stanco di consegnarlo senza poi vederselo accettare, l’allevatore ha preso una decisione folle: ha ucciso tutto il suo gregge, composto da 135 pecore e i suoi quattro cani pastore. Il tutto è accaduto nelle campagne di Ploaghe, a Santa Giusta, in località “Pala ‘e Chercu”, nel Sassarese, dove l’uomo ha sgozzato tutti gli animali uno ad uno. L’allevatore si è poi dato alla fuga. La scena che si è parata davanti ad un gruppo di allevatori della zona che hanno trovato la marea di corpi degli animali è stata impressionante, gli stessi erano stati attirati nella zona dal fetore delle carcasse abbandonate.
Il pastore era già conosciuto dalle forze dell’ordine per un altro gesto di follia avvenuto nel 1998 quando tentò di sparare a un vicino. Ai tempi, dopo il sequestro delle armi, fu ricoverato in un ospedale psichiatrico giudiziario. Sull’uccisione del bestiame stanno indagando gli agenti del Corpo Forestale e della polizia locale del paese. “Da quanto abbiamo ricostruito finora – ha spiegato a L’Unione Sarda Giorgio Sini, capitano della Polizia locale del centro del Sassarese – attraverso alcuni sopralluoghi effettuati con maschere e attrezzature speciali, ha accoltellato a morte gli animali. Le carcasse, scoperte sette giorni dopo la mattanza, erano in avanzato stato di decomposizione, ma sono circa 135, più quattro pastori maremanni. Uno, invece, è riuscito a fuggire, e lo abbiamo ritrovato gravemente ferito”.
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