Clamoroso: ben tre anni prima del celebre Samuel Colt, un inventore sardo aveva creato la pistola a tamburo.
Ebbene sì, a volte la notorietà è solo questione di tempistica e fortuna. Lo statunitense Samuel Colt ha legato il suo nome all’invenzione del revolver – o pistola a tamburo appunto, rivoltella in italiano – ma in realtà lui fu solo il primo a brevettarla e metterle in commercio, esattamente nel 1836.
In realtà, quello che il mondo non sa, nemmeno la maggior parte di noi sardi, è che la prima vera pistola a tamburo venne inventata in Sardegna. Dove? Precisamente a Gadoni, in provincia di Nuoro, in piena Barbagia. A crearla fu l’inventore e artigiano sardo Francesco Antonio Broccu. Quando? Nel 1833. Ben tre anni prima del più noto collega americano, che però ebbe la brillante idea di registrare all’ufficio brevetti l’invenzione e prendersene tutto il merito, assicurandosi anche una rendita pressoché infinita per sé e per i suoi eredi.
Broccu non fu di vedute così ampie, nonostante a lui si debba la creazione della pistola in questione: una rivoltella a quattro colpi a quattro canne e poi a due canne, che realizzò appunto nel 1833. Rispetto alle armi in uso fino ad allora presentava un cilindro più corto, ossia il tamburo, che permetteva di allineare la camera con il proiettile alla canna e al percussore grazie alla rotazione intorno al proprio asse. La sua invenzione incuriosì anche il Re di Sardegna, Carlo Alberto di Savoia, durante un viaggio in Sardegna nel 1843 chiese informazioni su questa nuova creazione che avrebbe rivoluzionato il mondo delle armi. Broccu però non volle mai lasciare la sua Gadoni, rifiutando anche l’invito a tenere un corso sul funzionamento della pistola a Cagliari, di fronte a Re appunto.
Probabilmente il forte attaccamento al suo paese – dove nacque nel 1797 e trascorse tutta la sua vita fino alla morte nel 1882 – fu anche il motivo per cui non si recò a registrare la sua invenzione e non arrivò alla notorietà che avrebbe meritato.
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