Molti di voi, forse, non lo sanno. In Sardegna si trova l’albero più antico d’Italia. Di origini remotissime questo albero, pensate, ha oltre 4000 anni e, secondo diversi esperti, è anche uno degli alberi più antichi di tutta Europa. Vi piacerebbe andare a vederlo?
L’albero più antico d’Italia si trova nel nord Sardegna, esattamente nel comune di Luras, in provincia di Olbia Tempio, non lontano da Tempio Pausania. È un antichissimo olivo, il nonno di tutti gli alberi italiani: più precisamente, si tratta di una Olea europaea, la specie dalla quale derivano appunto le varietà delle piante da olio. Da noi in Sardegna viene chiamato il Patriarca o S’Ozzastru (cioè, l’Olivastro) e le sue dimensioni sono veramente imponenti, basta dire che la circonferenza del tronco è di undici metri e mezzo, mentre il diametro della chioma ne misura 21 ed è alto ben 14 metri. Un gigante. Il primato è stato riconosciuto dal ministero delle Politiche agricole e forestali (Mipaaf), dopo un censimento degli alberi monumentali d’Italia, previsto dalla legge 10/2013, che ha istituito la Giornata Nazionale degli Alberi ogni 21 Novembre.
Il Patriarca, orgoglio della Sardegna, segnato dal tempo ma con le radici ancora ben piantate sulla terra, dal 1991 è stato dichiarato Monumento Naturale. Quello che fa più sorridere è che questo meraviglioso albero, scolpito da nodi, piccole e grandi cavità, ha realmente l’aspetto di un saggio anziano. Non è comunque il solo albero antico di quella zona, la località di Santo Baltolu di Carana, sulle sponde del lago Liscia, ci sono anche altri alberi millenari che fanno buona compagnia a S’Ozzastru. Pensate che a pochi metri di distanza da lui c’è un altro olivo di circa 2000 anni.
La tutela di questi alberi e di questa magica e antichissima località è doverosa. Se siete curiosi di vedere il Patriarca, l’albero più antico d’Italia e fra i più antichi d’Europa, una cooperativa gestisce delle interessantissime visite guidate, che vi faranno scoprire una zona poco conosciuta della Sardegna, ma decisamente bellissima.