Sembra proprio che la Sardegna sia un’Isola che non ama i nudisti, o naturisti, come preferiscono essere chiamati coloro che amano frequentare spiagge e coste completamente nudi. Nell’Isola esiste solo un punto ufficiale che accetta gli amanti del naturismo.
Si tratta del Campeggio Club Le Peonie, a Dorgali, in provincia di Nuoro. Questa struttura è affiliata sia alla FENAIT – Federazione naturista italiana che alla INF/FNI – Federazione Naturista Internazionale. Un’oasi naturista in Sardegna, immersa nel verde, con piscina, docce, lettini e ombrelloni. Frequentata soprattutto da turisti stranieri, olandesi, inglesi e francesi, che vedono con molta più naturalezza rispetto a noi italiani il naturismo.
Questa è la sola località in Sardegna che accetta senza problemi i nudisti. Poi ce ne sono altre, spiagge e piccole calette, nate in modo spontaneo, che non sono segnalate anche se tradizionalmente vengono frequentate dagli appassionati di naturismo, sebbene non siano riconosciute “ufficialmente” come spiagge per nudisti. Parliamo di Cala Fighera in località Calamosca a Cagliari, Capo Carbonara a Villasimius, alcune zone della spiaggia di Piscinas a Arbus, Is Arenas a Narbolia, Lido di Orrì a Tortolì, Liscia a Santa Teresa di Gallura e Porto Ferro poco più a nord di Alghero, che è stata addirittura votata dagli inglesi su Skyscanner tra le più belle spiagge naturiste d’Europa.
Anche stavolta, l’Italia è indietro rispetto al resto d’Europa, dove questo segmento di turisti, ecologici e discreti, muovono un’economia di milioni di euro, dove sono tante le strutture che li accolgono. In Italia una legge ad hoc non è mai passata e nemmeno se ne parla. Così anche la Sardegna resta indietro e perde un’altra preziosa possibilità, che isole come Corsica e Canarie hanno già colto da tempo.