Sorprende leggere oggi un articolo che parla di Massimiliano Mazzotta, il regista di “Oil”. Ve lo ricordate? E’ il documentario che parlava della Saras.
Su Sardinia Post è stato pubblicato che parla di lui, di come la sua vita è cambiata, dopo che ha osato realizzare il film-inchiesta sulla fabbrica di Sarroch, appartenente alla famiglia Moratti. Adesso Massimiliano Mazzotta, vive a Goa, in India. La Saras lo ha citato in giudizio e ha chiesto un risarcimento per “danno d’immagine’.
Nell’interessante intervista fatta al regista si legge cosa è successo dopo l’uscita del film-documentario. E’ lui stesso a parlare di “cose ‘strane’. Che chiaramente non posso imputare ad una connessione diretta con la mia vicenda del film ‘Oil’. Ma se ti cade il soffitto della casa, ti rompono più volte la vetrina del negozio, ti portano via lo scooter, perde il tubo del common rail della macchina con il rischio che s’incendi in corsa… credo che non sia facile per nessuno convivere con queste situazioni…”. Insomma, il regista ha dovuto abbandonare la sua vecchia vita.
L’intervista è molto interessante e ci parla ancora una volta – noi lo abbiamo fatto più volte, ad esempio in questo articolo – di come sia stata svenduta una parte bellissima della Sardegna per avvelenarla, in cambio dei posti di lavoro, accettando anche tutte le malattie e la distruzione dell’ambiente costiero di quella porzione dell’Isola.
Se volete leggere l’intervista completa CLICCATE QUI
—