E’ scesa in campo anche Maria Grazia Cucinotta per lanciare la petizione che vuole di salvare l’arte e le opere di Chiara Vigo, il cosiddetto “Maestro di Bisso Marino” dell’isola di Sant’Antioco. La Vigo è depositaria dell’antico sapere legata alla realizzazione dei preziosi manufatti in Bisso di Mare. Ora il suo museo rischia la chiusura.
Proprio la Cucinotta lancia sulla piattaforma Change.org la petizione a difesa del “Maestro” e del suo ancestrale sapere. Così si legge nella petizione firmata dalla nota attrice.
In Sardegna, nel Sulcis, da sempre vive una donna singolare: Chiara Vigo, depositaria di un antico sapere detenuto dalla notte dei tempi dalla sua famiglia e legato ad una fibra unica e rara, il Bisso di Mare. Queste conoscenze ancestrali Chiara Vigo le mantiene in vita senza scopo di lucro e da anni raccoglie via via i suoi preziosi manufatti nel Museo di Montegranatico in un edificio messo a disposizione dal comune di Sant’Antioco: per volere del Maestro è aperto a tutti a ingresso gratuito.
Le sue opere in Bisso che non hanno quotazioni di mercato in quanto il Bisso non si può né vendere né comprare ma solo cedere per donazione: sono presenti in moltissimi musei ed università del mondo per volontà dei loro direttori che conoscono ed apprezzano il valore dell’arte millenaria di Chiara Vigo.
In un universo dominato quasi totalmente dal mercato e dalle ferree leggi dell’economia, questa particolarità rende estranea Chiara Vigo al suo stesso territorio e in certo senso la esilia dalla comunità del suo paese. Per il giuramento secolare che vincola le donne della sua famiglia a non vendere le opere in Bisso della loro creatività, Chiara Vigo non commercializza la sua arte e da sempre vive in condizioni di ristrettezze economiche e di indigenza.
Per affrontare decorosamente il suo impegno per le future generazioni Chiara Vigo merita non solo di poter disporre di uno spazio permanente a titolo gratuito quale è Montegranatico di Sant’Antioco, ma anche di essere tra i fruitori della Legge Bacchelli.
Premettendo che nel 2005 il comune di Sant’Antioco (Carbonia/Iglesias) aveva concesso a Chiara Vigo il comodato d’uso gratuito dell’immobile comunale di Montegranatico da lei trasformato nel Museo del Bisso,incredibilmente il 23 dicembre 2015 il comune ha emesso una ordinanza di sfratto esecutivo ed immediato, invocando “presunti motivi di sicurezza dell’impianto elettrico e dell’impianto strutturale“.
Il Museo del Bisso, visitato annualmente da migliaia di turisti, vanto culturale della Sardegna e dell’Italia non deve chiudere!
Mariagrazia Cucinotta
Noi pensiamo che salvare il Museo del Bisso sia un dovere del comune di Sant’Antioco ma anche di tutta la Sardegna e che bisognerebbe intervenire subito. Il lavoro di Chiara Vigo fa girare il nome di Sant’Antioco nel mondo e riporta in vita il passato, che altrimenti andrebbe inesorabilmente perduto per sempre. Vi invitiamo a firmare tutti la petizione. Potete farlo CLICCANDO QUI
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