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Nella Sardegna del sud, a circa venti minuti dal porto di Cagliari, c’è un paese che si è trasformato nel corso degli ultimi 60 anni in un vero e proprio museo a cielo aperto. Stiamo parlando di San Sperate, un comune di circa 8000 abitanti, noto per la sua “vena artistica” e per i suoi meravigliosi murales. Andiamo a scoprire le meraviglie di San Sperate.
La storia di San Sperate è antichissima, i primi insediamenti umani risalirebbero addirittura al XVIII secolo a.C. Ci sono anche testimonianze della dominazione punica, del IV e III secolo a.C., e di quella romana, tra il III secolo a.C. e il V secolo d.C., in cui il centro era un importante luogo di passaggio col nome di civitas Valeria. Tra il 455 e il 533 d.C., San Sperate subì invece la dominazione vandalica, durante la quale molti vescovi africani furono costretti ad esiliare in Sardegna, dove portarono molte reliquie d’importanti santi provenienti dal nord Africa per evitarne la profanazione: le reliquie di San Sperate finirono proprio in questo centro abitato che cambiò così il suo nome in quello attuale.
Come detto, San Sperate è un paese conosciuto in primis per l’arte dei murales che abbelliscono le vie e le facciate delle case in tutto il paese, sono più di 300, con scene di vita quotidiana e della tradizione, rappresentano un patrimonio unico e inestimabile. San Sperate è anche il paese di Pinuccio Sciola, l’artista più famoso della Sardegna, conosciuto in tutto il mondo grazie alle sue sculture, in particolare le celebri pietre sonore. Fu lui, insieme a un gruppo di altri artisti, a dare vita alla profonda trasformazione del paese, partendo dal muralismo. Una visita al Parco Museo di Pinuccio Sciola, dove se siete fortunati potrete persino incontrare il Maestro, è d’obbligo. Vivrete un’esperienza unica e respirerete arte e cultura.
Sono numerosi i luoghi da scoprire a San Sperate. Nel centro abitato si possono ammirare numerosi esempi delle vecchie case campidanesi, sempre molto suggestive. Negli anni Settanta venne creato il Giardino Megalitico, un piccolo polmone verde al centro del paese arricchito da tante sculture in pietra, ispirate all’arte megalitica preistorica e nuragica della Sardegna. Pinuccio Sciola e altri artisti al suo interno realizzarono dolmen, menhir, panchine artistiche e un piccolo teatro, dove sono spesso organizzati eventi artistici e culturali. Consigliamo poi una visita al Museo del Crudo, posto in un’antica abitazione padronale del seicento, interamente costruita in ladiri, che ospita periodicamente importanti mostre d’arte. Le Chiese principali sono quattro e meritano tutte una visita in quanto ricche di elementi artistico-decorativi risalenti a vari periodi storici: la chiesa parrocchiale dedicata a San Sperate; la chiesa di San Giovanni; la chiesa di Santa Lucia e la chiesa di Santa Barbara (quest’ultima fuori dall’abitato).
San Sperate è celebre anche per le sue Sagre. Vi consigliamo vivamente di farci un salto durante il periodo della Sagra delle Pesche, che coincide con le celebrazioni della Festa del Patrono, il 17 di luglio. Una delle feste più belle di tutta la Sardegna. Sempre in estate si tiene anche il festival di cultura popolare “Cuncambias”, uno dei più attesi nell’Isola, che comprende numerosi eventi e rappresentazioni teatrali. Visitare San Sperate durante le varie Sagre è molto particolare e suggestivo, in quanto il paese esplode di colori e viene animato da spettacoli e manifestazioni culturali e folkloristiche, inoltre le case e gli edifici comunali e culturali si aprono per venire utilizzati come insoliti spazi espositivi per mostre d’arte e per la degustazione dei vari prodotti tipici locali. San Sperate è infatti celebre per le sue pesche ma anche per il suo artigianato, in particolare per la lavorazione di ceramiche artistiche e per la produzione di dolci tipici, buonissimi, apprezzati e conosciuti in tutta la Sardegna.