Rebeccu è una frazione del comune di Bonorva, in provincia di Sassari, da cui dista circa sei chilometri. Il centro abitato è situato a metà del costone del monte Cuccuru de Pischinas, a circa 408 metri di altezza, quasi a dominare dall’alto la piana di Santa Lucia. In passato, durante l’epoca giudicale, Rebeccu fu un centro importante del Meilogu, poi pestilenze e carestie ne causarono la decadenza. Oggi fa parte di quei suggestivi luoghi abbandonati della Sardegna ma ricchi di fascino: antico, misterioso, disabitato…e con una maledizione che lo condanna in eterno.
Rebeccu è un paese che si può definire fantasma. O quasi, visto che un abitante c’è ancora. Uno solo, però. Un paese che venne maledetto, secondo una leggenda, quella delle trenta case, lanciata dalla principessa Donoria, figlia del Re Beccu, che viveva nel castello, cacciata dal paese perché ritenuta una strega. Dopo aver lanciato la maledizione secondo cui il paese non avrebbe mai più superato le 30 case, sul centro abitato arrivò il flagello della malaria e la fuga dei suoi abitanti. La maggioranza fondò Bonorva, i pochi rimasti riedificarono Rebeccu sul ripiano del monte, senza osare costruire mai più di 30 abitazioni, temendo che in caso contrario crollasse tutto il paese. Sono diverse le leggende che riguardano Rebeccu. Una narra che proprio qui ci fosse il castello dove si sposò Eleonora d’Arborea con Brancaleone Doria.
Insomma, se vi piacciono i luoghi abbandonati, misteriosi ma allo stesso tempo decisamente suggestivi e ricchi di fascino, Rebeccu è un paesino che dovete assolutamente andare a vedere.
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