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TESSINGIU 2014, MOSTRA DELL’ARTIGIANATO SARDO. ECCO IL PROGRAMMA!

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Si rinnova l’appuntamento annuale con TESSINGIU, la mostra dell’artigianato sardo arrivata alla sua 47a edizione, con una vetrina che unisce il Museo Murats (Museo Unico Regionale Arte Tessile Sarda) e il centro del paese in cui sono presenti quattro punti espositivi. La mostra sarà aperta fino al 7 settembre, a Samugheo (Oristano), con inaugurazione il 2 agosto dalle ore 19.

TESSINGIU

47° Mostra dell’Artigianato Sardo

dal 02 agosto al 07 settembre 2014

Inaugurazione sabato 02 agosto ore 19:00

Ore 18:00 presentazione catalogo “Bragas e Chintas”

Sala Convegni

Serata densa di eventi quella del 2 agosto a Samugheo con l’inaugurazione Mostra Regionale dell’Artigianato, giunta alla sua 47^ edizione, che  verrà inaugurata alle 19,00 dal sindaco di Samugheo Antonello Demelas e presentata dal direttore del Museo Regionale dell’Arte Tessile Baingio Cuccu.

Nella stessa serata, alle 18:00, ci sarà la presentazione del catalogo “Bragas e Chintas” volume edito dalla Pro Loco con la partecipazione del Comune di Samugheo e il contributo della Fondazione Banco di Sardegna. Un’opera inedita, di fedele ricostruzione del vestiario di Samugheo nei suoi innumerevoli usi e fogge, alla quale, per lungo tempo, ha lavorato un gruppo di giovani soci della Pro Loco che ha raccolto l’interessante materiale documentale sino alla composizione anche grafica del lavoro.

A firmare il volume, che avrà una larga distribuzione ad iniziare dalle famiglie di Samugheo, Gianni Luigi Cau presidente della Pro Loco, Francesco Urru responsabile del Gruppo Folk e il ricercatore Gianmario Demartis. La presentazione del lavoro si svolge nell’ambito dei festeggiamenti per il 60° anniversario della fondazione  della Pro Loco.

 Per quanto riguarda la mostra visitabile al Museo MURATS, ci sono diversi allestimenti. Una parte espositiva riguarda pezzi realizzati da artigiani di Samugheo che hanno eseguito i progetti che lo scorso anno sono risultati vincitori del Concorso di Idee Annodarte, avente come finalità quella di promuovere la produzione di tessuti secondo le tecniche tradizionali samughesi, attraverso la raccolta di proposte che possano facilitare l’avvicinamento del mercato moderno all’artigianato tipico. Un concorso di idee riuscito con designer e architetti che vi hanno partecipato in gran numero. Saranno inoltre esposte tavole esplicative dei progetti entrati in graduatoria sino al 16 posto, numero individuato come necessario per la realizzare una collezione in trance diverse nell’arco del tempo che intercorre con le prossime edizioni della Mostra in modo da offrire un’alternativa al tappeto tradizionale con una serie di lavori e prodotti innovativi con disegni e colori nuovi e moderni. Spazio all’innovazione e alla creatività quindi mentre la Sala centrale sarà occupata da una Mostra all’interno della quale saranno esposti una serie tra i più pregiati pezzi dell’artigianato sardo che comprenderà manufatti e oggetti che possano esprime e dare l’idea del valore e qualità  raggiunta dagli artigiani.

L’organizzazione precisa che la vendita dei manufatti è prevista con le modalità di sempre attraverso una serie di punti espositivi presenti nel centro del paese dove il visitatore avrà la possibilità di effettuare acquisti, di visitare i laboratori tessili ed assistere alle fasi della creazione dei manufatti. Le vari sedi espositive saranno collegate da un filo ideale che parte dal MURATS ed è stato realizzato dall’artista Vincenzo Pattusi con un intervento artistico urbano dal titolo “Shake snake” con la funzione di guidare i visitatori nei punti nevralgici dell’intera rassegna.

Gli eventi paralleli saranno animati da Vincenzo Grosso, artista sardo che sta riscontrando successo a Berlino, l’altro è Silvio Betterelli, designer sardo che da anni lavora a Milano nel campo dell’alta moda. In questa occasione per il Museo si tratta di realizzare una residenza dell’artista, attraverso un’ esperienza creativa basata sull’ospitalità e l’accoglienza, con la finalità di favorire lo sviluppo di processi creativi e di sostenere il lavoro di ricerca degli stessi. La residenza artistica deve favorire lo scambio e la possibilità per il pubblico e la comunità di interagire direttamente con l’arte e i suoi fautori, seguirli nel loro percorso di ricerca attraverso appositi incontri organizzati nel periodo della residenza.

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