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COSA C’ENTRA LA SARDEGNA CON LA GUERRA TRA ISRAELE E PALESTINA? LEGGETE QUI E LO CAPIRETE!

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Una guerra senza fine, devastante, tragica. I bombardamenti delle ultime settimane, in particolare su Gaza, hanno riportato agli occhi del mondo un conflitto infinito, quello tra israeliani e palestinesi, che il Mondo continua ad accettare, senza far nulla, complice di un massacro che rappresenta una vergogna per tutta l’umanità. Che vi piaccia o no anche la Sardegna è complice di questo massacro! Quella pioggia di bombe presto si trasferirà proprio sulla nostra Isola… 

Dal prossimo autunno, infatti, sulla Sardegna riprenderanno le esercitazioni e le sperimentazioni militari, nei poligoni di Quirra e Perdasdefogu, Teulada, Capo Frasca e Macomer. E, pensate un po’, anche i cacciabombardieri israeliani voleranno presto dai cieli di Gaza a quelli della Sardegna per le esercitazioni insieme all’aviazione italiana e Nato. 

Sì, avete capito bene, gli stessi cacciabombardieri che massacrano ogni giorno civili, donne e bambini, in Medio Oriente, faranno le loro belle “prove di massacro” proprio qui, nella nostra Terra, a due passi da noi. Dal prossimo 21 settembre, primo giorno utile in base agli accordi con la Regione Sardegna, riprenderanno dalla mattina alla notte le esercitazioni interrotte solo per l’estate e per le vacanze. Sulla costa occidentale della Sardegna, a Capo Frasca (Oristano), voleranno anche gli aerei dell’Israeli Air Force, l’aeronautica militare israeliana, che a Gaza bombardano scuole e ospedali, mentre qui in Sardegna si addestreranno. Gli F-15 e gli F-16 dell’IAF sganceranno nell’Isola bombe inerti da una tonnellata. 

Le associazioni pacifiste e disarmiste chiedono al governo italiano di fermare questo supporto militare e alle forniture belliche a Israele, che sarebbero anche illegali per la legge italiana in quanto destinate a un Paese in guerra, in quanto riguardano anche sistemi d’arma che già oggi vengono usati da Israele nella Striscia di Gaza.

La Regione Sardegna, come al solito, non ha voce in capitolo sulla propria Terra. Lo Stato Italiano non farà nulla, ci sono troppi interessi in gioco, pensate solo che sulle motocannoniere israeliane classe Sa’ar  che in questi giorni stanno devastando la costa di Gaza sono montati i cannoni navali da 76 millimetri prodotti dalla Oto Melara(Finmeccania). Un altro esempio? I sensori radar Gabbiano prodotti dalla Selex Galilelo (Finmeccanica), fondamentale equipaggiamento dei micidiali droni israeliani Hermes, vengono usati a Gaza per compiere bombardamenti missilistici (l’azienda produttrice Elbit ha visto le proprie azioni salire alle stelle da quando è ripreso il conflitto).

Quindi, rassegnamoci e accettiamo che anche la Sardegna è complice di questo conflitto…perché quando si guarda senza far nulla si è complici esattamente quanto quelli che premono il grilletto. L’importante è che le basi militari diano qualche posto di lavoro, giusto?

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