La provincia di Oristano comprende ben 88 comuni della Sardegna, affacciata com’è sul Mar di Sardegna è un territorio ricco di fascino che offre sempre forti emozioni, con le sue spiagge stupende, le sue scogliere e con le sue attrazioni sparse per la sua estensione, che regala zone anche molto varie tra loro, ma tutte molto affascinanti. Oggi andiamo alla scoperta delle 10 cose da vedere assolutamente nell’Oristanese.
AREA ARCHEOLOGICA DI THARROS
Una delle aree archeologiche più importanti della Sardegna, l’antico insediamento di Tharros è situato proprio all’estremità meridionale della penisola del Sinis, nel comune di Cabras. Fondata alla fine dell’VIII secolo a.C., quest’area disegna nel Golfo di Oristano un anfiteatro naturale delimitato a nord dalla collina di Su Muru Mannu, a ovest da quella della Torre di San Giovanni e a sud dall’istmo che collega quest’ultima al promontorio di Capo San Marco. Venne abbandonata intorno all’anno 1050 d.C. per dare origine ad Aristiane, l’attuale Oristano. La sua posizione ne fa uno dei luoghi in assoluto più suggestivi della Sardegna. Una visita è d’obbligo e col biglietto potrete visitare oltre all’area archeologica anche il museo di Cabras.
LAGO OMODEO
Realizzato tra il 1919 e il 1924, il Lago Omodeo è il più importante invaso artificiale della Sardegna (per molto tempo lo è stato anche d’Europa). Venne creato attraverso uno sbarramento del fiume Tirso nella gola di Santa Chiara D’Ula. Un luogo da visitare perché situato in un territorio selvaggio e bellissimo, con i suoi oltre 22 km di superficie d’acqua, si estende tra i monti del Barigadu, andando poi a confluire, all’altezza di Fordongianus, nelle acque del Flumini Mannu. Rappresenta una meta turistica molto interessante in quanto circondato da altopiani basaltici, aspre montagne, una flora e una fauna affascinanti, ma anche numerosi nuraghi distribuiti nella zona. Vi consigliamo una lunga passeggiata fino alla vecchia diga di Omodeo, il percorso per arrivarci è fantastico, il panorama davvero unico. In questo meraviglioso luogo è anche possibile, su prenotazione, organizzare gite in barca alla scoperta di splendidi e incomparabili paesaggi.
SA SARTIGLIA
Fra le cose da vedere assolutamente nell’Oristanese abbiamo voluto inserire anche uno degli appuntamenti in assoluto più belli che si svolgono ogni anno in Sardegna: la Sartiglia. La famosissima corsa all’anello di origine medievale che si corre annualmente l’ultima domenica e il martedì di carnevale ad Oristano. Tra le forme che assume il Carnevale in Sardegna, questa è in assoluto la più spettacolare e coreografica. “Ricordi sfumati di duelli e Crociate, colori spagnoleschi, echi di nobiltà decaduta e costumi agro pastorali”. Ammirare il vero protagonista della festa, su Cumponidori, con la sua maschera androgina, osservare la sua vestizione, poi vedere i cavalieri sfrecciare veloci cercando di infilzare le stelle sospese in aria, restare a bocca aperta guardando le pariglie: un’esperienza che non dimenticherete mai. Se non l’avete mai fatto, vi consigliamo vivamente di vedere almeno una volta nella vita Sa Sartiglia.
NURAGHE LOSA
TERME DI FORDONGIANOS
Le terme romane di Fordongianus rappresentano un importante sito archeologico della Sardegna, situato sulla riva sinistra del fiume Tirso, in prossimità del centro abitato di Fordongianos. Il complesso termale presenta due stabilimenti: un impianto originario incentrato sulla natatio, che sfruttava le fonti d’acqua calda, ed un altro a riscaldamento artificiale formato da diversi ambienti. Sulla base delle tecniche architettoniche adottate si ritiene che siano stati edificati rispettivamente nel I e nel III secolo d.C. Nel territorio ci sono ancora sorgenti dalle quali sgorgano acque che, attraversato il sottostante banco vulcanico, raggiungono la temperatura di 54°. L’area delle terme libere viene gestita da una cooperativa che organizza anche escursioni e visite nei dintorni. E’ possibile quindi, pagando un ticket che va dai 2 ai 5 euro, usufruire a basso costo di queste sorgenti termali. Mentre per chi vuole coccolarsi meglio è presente un Grand Hotel SPA dove rilassarsi e godere delle acque calde del luogo. Fantastico!
VILLAGGIO DI SAN SALVATORE DI SINIS
Forse in molti non lo sanno, ma in Sardegna esiste un paese del vecchio west: stiamo parlando del villaggio di San Salvatore, frazione del comune di Cabras. In passato venne usato per girare diversi film del filone “spaghetti western”, si possono infatti vedere i resti del vecchio saloon. Attualmente costituisce un tipico esempio di centro religioso temporaneo in Sardegna: disabitato per gran parte dell’anno, San Salvatore si anima in occasione del novenario e della festa in onore di Cristo Salvatore, tra la fine di agosto e la prima domenica di settembre. Al centro del villaggio, sulla suggestiva piazza in terra battuta, sorge la chiesetta di San Salvatore, edificata nel secolo XVII su un ipogeo di origine prenuragica dedicato al culto delle acque e interamente scavato nella roccia. Appena fuori dal villaggio si possono anche visitare i ruderi di un piccolo complesso termale di epoca romana, chiamato Predas de Cubas. Una visita a questo bel villaggio, magari nel periodo della festa, ve la consigliamo vivamente.
TRENINO VERDE MACOMER-BOSA
Una delle esperienza più belle che si possono fare in Sardegna è quella di vedere alcuni suoi angoli a bordo del Trenino Verde. E’ possibile farlo anche nell’Oristanese, nella suggestiva tratta che va da Macomer a Bosa. Una linea assolutamente panoramica a bordo del “più bel treno della Sardegna” che vi porterà dagli oltre 500 metri dell’altopiano di Campeda fino a lambire la riva del mare, nella stazione di Bosa Marina, alla foce del fiume Temo. Nella suggestiva discesa verso il mare potrete ammirare paesaggi bellissimi, pascoli sterminati, i vigneti della Malvasia, diversi nuraghi, l’Abbazia cistercense di Santa Maria di Corte. Insomma, un viaggio sul Trenino Verde da Macomer a Bosa rappresenta un’esperienza davvero unica e indimenticabile.
BOSA
PARCO ARCHEOLOGICO DI SANTA CRISTINA
Esteso per 14 ettari, nel territorio del comune di Paulilatino, il Parco Archeologico di Santa Cristina comprende diverse aree di interesse: archeologico, storico ed ambientale. Certamente la parte più rappresentativa e attrattiva è quella del Santuario Nuragico, con il maestoso tempio a pozzo di Santa Cristina che viene considerato uno dei più importanti monumenti del patrimonio archeologico e culturale della Sardegna. Percorrere la maestosa scalinata che porta diversi metri sotto il livello del suolo dove, ancora oggi, affluiscono le acque del pozzo, reputate medicamentose, è un’esperienza suggestiva e allo stesso tempo quasi mistica, soprattutto considerando che c’è un mistero legato al suo orientamento astronomico. Nel parco sono presenti anche il villaggio nuragico, la chiesa campestre di Santa Cristina, una vasta area con numerosi olivi secolari. Una visita a quest’area rappresenta una bellissima esperienza, per chi ama conoscere la storia della Sardegna, ma anche per chi ama le escursioni e il trekking, in quanto il territorio del Parco è meraviglioso.
PARCO DI SAN LEONARDO DI SIETE FUENTES
Se siete amanti delle passeggiate e delle gite fuori porta, a circa 6 km dal centro abitato del comune di Santu Lussurgiu, si trova la bella frazione di San Leonardo di Siete Fuentes, con il suo bellissimo parco di olmi e lecci. Al suo interno ci sono le sette famose sorgenti (Siete Fuentes), molto note in tutta la Sardegna. Nel parco potrete vedere la chiesetta di San Leonardo, con la sua croce di Malta, emblema dei cavalieri Templari di Gerusalemme, presenti nella zona fino al 1500 per attività di apostolato e assistenza, ricovero, funzioni ospedaliere. Un luogo ideale per lunghe scampagnate, in mezzo a una natura selvaggia e bellissima, ma dotato anche di diversi servizi per i visitatori, ideale anche per scattare suggestive fotografie. Nel parco, a fine giugno, si svolge la fiera regionale del cavallo, durante la quale vengono presentati e venduti dagli allevatori cavalli di tutte le razze, in concomitanza con la festa del Santo. Un oasi nella Sardegna più vera.
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