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LE 10 COSE DA VEDERE ASSOLUTAMENTE NEL SULCIS IGLESIENTE

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Il Sulcis Iglesiente è uno dei territori più antichi di tutta la Sardegna. Per questo le cose da ammirare in questo angolo sud occidentale dell’Isola sono tante e tutte molto belle. Spiagge, mare, tradizioni, storia millenaria, enogastronomia, sagre: nel Sulcis Iglesiente non manca nulla di tutto questo. Abbiamo selezionato per voi quelle che, a nostro avviso, sono le attrazioni principali di un territorio veramente unico e meraviglioso. Ecco le 10 cose da vedere assolutamente nel Sulcis Iglesiente

AREA ARCHEOLOGICA DI SANT’ANTIOCO

Sant’Antioco in passato si chiamava Solky, uno degli insediamenti umani più remoti e forse la città più antica della Sardegna. La storia di questa bella cittadina adagiata su una splendida laguna è millenaria, con tanti popoli che si sono avvicendati su questa ampia isola dell’arcipelago sulcitano. Fenici, punici, romani, vandali, spagnoli. Sono tutti popoli che hanno dominato in passato a Sant’Antioco, lasciando tracce e testimonianze del loro passaggio. Ecco perché vi consigliamo di visitare l’area archeologica di Sant’Antioco: l’antica Basilica del Santo con le sue Catacombe, il Tophet, la Necropoli punica, il Forte Sabaudo, il Museo Archeologico. All’ingresso della cittadina potrete anche vedere i resti dell’antico Ponte Romano. Stiamo parlando dell’area archeologica più importante della Sardegna: obbligatorio vederla.

LA GRANDE MINIERA DI SERBARIU

All’ingresso della città di Carbonia si trova una delle gallerie minerarie più ampie della Sardegna, oramai dismessa: la Grande Miniera di Serbariu. Oggi sede del Museo del Carbone, la miniera è una testimonianza viva di quello che era la Carbonia del passato, città di fondazione, nata in periodo fascista proprio per dare alloggio ai minatori. La miniera è stata tra gli anni 30 e gli anni 50 del Novecento una delle più importanti risorse energetiche dell’Italia. La miniera di Serbariu venne chiusa ufficialmente nel 1971, ma oggi il sito è stato recuperato e appunto riconvertito nel Museo del Carbone, inaugurato il 3 novembre 2006, che vi consigliamo di visitare perché è un’esperienza davvero unica: le preparatissime guide vi condurranno infatti nel sottosuolo, per vedere le gallerie ma anche le principali strutture minerarie, come la lampisteria e la sala argani.

GROTTE IS ZUDDAS

Queste magnifiche grotte si trovano nel comune di Santadi e testimoniano splendidamente l’azione incessante dell’acqua nel sottosuolo, capace di creare scenari assolutamente suggestivi e unici. All’interno delle grotte ci sono diverse sale che il percorso turistico di circa 500 metri permette di ammirare in pieno,con tutte le sue concrezioni: dalle stalattiti alle stalagmiti, passando per le colate e le cannule fino alle rare aragoniti. Nella grandiosa e spettacolare sala dell’Organo tutti gli anni, in occasione del Natale, viene allestito un grande Presepe, unico e suggestivo per lo scenario che lo circonda. La visita alle Grotte è qualcosa di veramente unico che vi suggeriamo assolutamente di fare.

 BELVEDERE DI NEBIDA

Uno spettacolo che toglie il fiato! Il Belvedere di Nebida è assolutamente uno degli angoli più suggestivi del Sulcis Iglesiente (e di tutta la Sardegna), con un panorama mozzafiato sulla costa di Nebida e sul Pan di Zucchero. Un Belvedere, unico nel suo genere in Sardegna, con la sua passeggiata a strapiombo sul mare e sulla Laveria La Marmora, collegata con una lunga scalinata molto ripida.  Il sentiero è circondato da bellissimi fiori in un’esplosione di profumi e colori. Un consiglio? Se potete, cenate nel ristorante proprio al centro del Belvedere: il panorama è magnifico. Una passeggiata che ricorderete per tutta la vita!

BORGO MEDIEVALE DI TRATALIAS

Tratalias è uno dei paesi più antichi del Sulcis. Poco prima di entrare nel paese nuovo, si arriva all’antico borgo, nella cui piazza si resta veramente incantati dalla bellezza dell’antica Cattedrale di Santa Maria di Monserrat, del 1213, che fu la chiesa principale e sede vescovile della diocesi del Sulcis Iglesiente fino al 1503 (poi passò ad Iglesias). Visitate la Cattedrale. Il borgo ruotava intorno alla grande Chiesa, con tante piccole casette a schiera. Da vedere anche l’antico palazzo padronale, denominato “la casa spagnola”, su due piani, con l’accesso diretto alla retrostante corte in cui sono presenti le lolle. Al suo interno viene custodita la vecchia tracca che fino all’800 trasportava la statua della Madonna di Monserrat da Iglesias a Tratalias, nella settimana di festa a lei dedicata. Le piccole tipiche abitazioni sono tutte molto ben curate e Tratalias Vecchia ospita tuttora un bar e diverse botteghe di artigiani.

MUSEO DEL BISSO

In Sardegna, precisamente a Sant’Antioco, sopravvive colei che sostiene di essere l’ultima testimone al mondo e depositaria della lavorazione del Bisso, la seta del mare. Lei si chiama Chiara Vigo e il Museo Vivente è un laboratorio che ha lo scopo di trasmettere le informazioni di una lavorazione millenaria che ancora oggi è fruibile e visitabile nella cittadina lagunare. Il pregiato tessuto, ricavato attraverso una lunga e paziente lavorazione della cosiddetta Pinna Nobilis, veniva indossato in passato da principi e principesse. Oggi questa antica tecnica della tessitura del Bisso sopravvive nel Museo-Laboratorio di Sant’Antioco grazie al lavoro del Maestro. Un’Arte tramandata sospesa tra i millenni. Visitare il Museo è un’esperienza unica.

CARLOFORTE E L’ISOLA DI SAN PIETRO

Un’isola nell’Isola, sospesa da sempre tra Sardegna e Liguria. Carloforte è un luogo magico, nel quale i visitatori restano a volte perplessi: la lingua è quella ligure, ma i panorami e il mare sono quelli unici della Sardegna. Arrivare in traghetto e vedere l’isola distesa sul mare è già un’esperienza unica, ma se restate a Carloforte qualche giorno scoprirete ogni giorno un angolo di Paradiso diverso. Le spiagge sono stupende, l’ambiente unico, il cibo di prima qualità, con sapori tutti da scoprire, camminare nelle strette vie del centro storico è suggestivo e particolare. Le Sagre di Carloforte – il Girotonno su tutte – sono poi fra le migliori della Sardegna (e non solo). Un’isola a misura d’uomo, per chi ama il mare, la buona cucina e rilassarsi. 

TEMPIO DI ANTAS

A una decina di chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore potete ammirare i resti del Tempio di Antas, collocato in una zona dove in passato si stabilirono cartaginesi e romani, attratti dai giacimenti abbondanti di piombo e ferro del territorio. Il Tempio, punico-romano, è dedicato all’adorazione del dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addirper i cartaginesi). Si tratta di una delle testimonianze storico-archeologiche più antiche della Sardegna. Oltre al Tempio, vi consigliamo di visitare tutta l’area archeologica circostante: la piccola necropoli, i resti di un antico villaggio nuragico (1200 a.C.-900 a.C.) usato anche in età tardo-romana; le cave romane; un antico e molto suggestivo sentiero che collega l’area archeologica ad una grotta nella quale probabilmente veniva praticato il culto dell’acqua. Inoltre, se siete amanti delle lunghe camminate, potete percorrere l’antica strada romana (circa 1 ora di cammino) che conduce da Antas a Su Mannau, dove potrete ammirare delle splendide grotte.

PORTO FLAVIA

Porto Flavia

L’ex sito minerario di Porto Flavia costituiva il porto dal quale il materiale estratto dalla montagna veniva imbarcato direttamente sulle navi. Il grande buco scavato nella montagna, a strapiombo sul mare, rappresenta uno dei panorami in assoluto più belli e suggestivi di tutta la SardegnaE’ possibile visitare sia il sito di Porto Flavia che il Museo delle Macchine da Miniera, entrambi incastonati in questo bellissimo paesaggio costiero, che faticherete a dimenticare. Affacciarsi dal grande imbocco sul mare e vedere il Pan di Zucchero adagiato sul mare è uno spettacolo unico. L’ideale poi è terminare la giornata facendo il bagno nella vicinissima spiaggia di Masua, una delle più belle del Sulcis Iglesiente. 

PARCO ARCHEOLOGICO E NECROPOLI DI MONTESSU

Nel territorio del comune di Villaperuccio si trova la più vasta necropoli a Domus de Janas di tutta la Sardegna meridionale. Stiamo parlando della Necropoli di Montessu, adagiata sul versante di una collina trachitica con tutte le sue tombe di varie dimensioni, alcune molto ben conservate. Una visita alla Necropoli è assolutamente d’obbligo, insieme all’area archeologica nei dintorni, in un percorso di circa 2 km dove potrete ammirare anche alcuni nuraghi e dei giganteschi menhir aniconici, come il monolito “Luxia Arrabiosa” in località Su Terrazzu, alto ben 5 metri e coi segni di un fulmine della parte superiore. Il nostro consiglio è di visitare il Parco Archeologico di Montessu e poi magari fermarvi per un bel picnic nelle tante foreste che ci sono in quella zona del Sulcis

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