Il Sulcis Iglesiente è uno dei territori più antichi di tutta la Sardegna. Per questo le cose da ammirare in questo angolo sud occidentale dell’Isola sono tante e tutte molto belle. Spiagge, mare, tradizioni, storia millenaria, enogastronomia, sagre: nel Sulcis Iglesiente non manca nulla di tutto questo. Abbiamo selezionato per voi quelle che, a nostro avviso, sono le attrazioni principali di un territorio veramente unico e meraviglioso. Ecco le 10 cose da vedere assolutamente nel Sulcis Iglesiente.
AREA ARCHEOLOGICA DI SANT’ANTIOCO
LA GRANDE MINIERA DI SERBARIU
All’ingresso della città di Carbonia si trova una delle gallerie minerarie più ampie della Sardegna, oramai dismessa: la Grande Miniera di Serbariu. Oggi sede del Museo del Carbone, la miniera è una testimonianza viva di quello che era la Carbonia del passato, città di fondazione, nata in periodo fascista proprio per dare alloggio ai minatori. La miniera è stata tra gli anni 30 e gli anni 50 del Novecento una delle più importanti risorse energetiche dell’Italia. La miniera di Serbariu venne chiusa ufficialmente nel 1971, ma oggi il sito è stato recuperato e appunto riconvertito nel Museo del Carbone, inaugurato il 3 novembre 2006, che vi consigliamo di visitare perché è un’esperienza davvero unica: le preparatissime guide vi condurranno infatti nel sottosuolo, per vedere le gallerie ma anche le principali strutture minerarie, come la lampisteria e la sala argani.
GROTTE IS ZUDDAS
Queste magnifiche grotte si trovano nel comune di Santadi e testimoniano splendidamente l’azione incessante dell’acqua nel sottosuolo, capace di creare scenari assolutamente suggestivi e unici. All’interno delle grotte ci sono diverse sale che il percorso turistico di circa 500 metri permette di ammirare in pieno,con tutte le sue concrezioni: dalle stalattiti alle stalagmiti, passando per le colate e le cannule fino alle rare aragoniti. Nella grandiosa e spettacolare sala dell’Organo tutti gli anni, in occasione del Natale, viene allestito un grande Presepe, unico e suggestivo per lo scenario che lo circonda. La visita alle Grotte è qualcosa di veramente unico che vi suggeriamo assolutamente di fare.
BELVEDERE DI NEBIDA
Uno spettacolo che toglie il fiato! Il Belvedere di Nebida è assolutamente uno degli angoli più suggestivi del Sulcis Iglesiente (e di tutta la Sardegna), con un panorama mozzafiato sulla costa di Nebida e sul Pan di Zucchero. Un Belvedere, unico nel suo genere in Sardegna, con la sua passeggiata a strapiombo sul mare e sulla Laveria La Marmora, collegata con una lunga scalinata molto ripida. Il sentiero è circondato da bellissimi fiori in un’esplosione di profumi e colori. Un consiglio? Se potete, cenate nel ristorante proprio al centro del Belvedere: il panorama è magnifico. Una passeggiata che ricorderete per tutta la vita!
BORGO MEDIEVALE DI TRATALIAS
MUSEO DEL BISSO
In Sardegna, precisamente a Sant’Antioco, sopravvive colei che sostiene di essere l’ultima testimone al mondo e depositaria della lavorazione del Bisso, la seta del mare. Lei si chiama Chiara Vigo e il Museo Vivente è un laboratorio che ha lo scopo di trasmettere le informazioni di una lavorazione millenaria che ancora oggi è fruibile e visitabile nella cittadina lagunare. Il pregiato tessuto, ricavato attraverso una lunga e paziente lavorazione della cosiddetta Pinna Nobilis, veniva indossato in passato da principi e principesse. Oggi questa antica tecnica della tessitura del Bisso sopravvive nel Museo-Laboratorio di Sant’Antioco grazie al lavoro del Maestro. Un’Arte tramandata sospesa tra i millenni. Visitare il Museo è un’esperienza unica.
CARLOFORTE E L’ISOLA DI SAN PIETRO
TEMPIO DI ANTAS
A una decina di chilometri circa a sud del paese di Fluminimaggiore potete ammirare i resti del Tempio di Antas, collocato in una zona dove in passato si stabilirono cartaginesi e romani, attratti dai giacimenti abbondanti di piombo e ferro del territorio. Il Tempio, punico-romano, è dedicato all’adorazione del dio eponimo dei sardi Sardus Pater Babai (Sid Addirper i cartaginesi). Si tratta di una delle testimonianze storico-archeologiche più antiche della Sardegna. Oltre al Tempio, vi consigliamo di visitare tutta l’area archeologica circostante: la piccola necropoli, i resti di un antico villaggio nuragico (1200 a.C.-900 a.C.) usato anche in età tardo-romana; le cave romane; un antico e molto suggestivo sentiero che collega l’area archeologica ad una grotta nella quale probabilmente veniva praticato il culto dell’acqua. Inoltre, se siete amanti delle lunghe camminate, potete percorrere l’antica strada romana (circa 1 ora di cammino) che conduce da Antas a Su Mannau, dove potrete ammirare delle splendide grotte.
PORTO FLAVIA
L’ex sito minerario di Porto Flavia costituiva il porto dal quale il materiale estratto dalla montagna veniva imbarcato direttamente sulle navi. Il grande buco scavato nella montagna, a strapiombo sul mare, rappresenta uno dei panorami in assoluto più belli e suggestivi di tutta la Sardegna. E’ possibile visitare sia il sito di Porto Flavia che il Museo delle Macchine da Miniera, entrambi incastonati in questo bellissimo paesaggio costiero, che faticherete a dimenticare. Affacciarsi dal grande imbocco sul mare e vedere il Pan di Zucchero adagiato sul mare è uno spettacolo unico. L’ideale poi è terminare la giornata facendo il bagno nella vicinissima spiaggia di Masua, una delle più belle del Sulcis Iglesiente.
PARCO ARCHEOLOGICO E NECROPOLI DI MONTESSU
Nel territorio del comune di Villaperuccio si trova la più vasta necropoli a Domus de Janas di tutta la Sardegna meridionale. Stiamo parlando della Necropoli di Montessu, adagiata sul versante di una collina trachitica con tutte le sue tombe di varie dimensioni, alcune molto ben conservate. Una visita alla Necropoli è assolutamente d’obbligo, insieme all’area archeologica nei dintorni, in un percorso di circa 2 km dove potrete ammirare anche alcuni nuraghi e dei giganteschi menhir aniconici, come il monolito “Luxia Arrabiosa” in località Su Terrazzu, alto ben 5 metri e coi segni di un fulmine della parte superiore. Il nostro consiglio è di visitare il Parco Archeologico di Montessu e poi magari fermarvi per un bel picnic nelle tante foreste che ci sono in quella zona del Sulcis.
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