INCREDIBILE, TORNA L’INCUBO NUCLEARE: LA SARDEGNA COME DEPOSITO SCORIE? LEGGETE QUI!

Dopo le polemiche di qualche mese fa, torna l’incubo nucleare per la Sardegna. L’Isola potrebbe infatti essere scelta come deposito unico per le scorie nucleari, rifiuti delle vecchie centrali. A stabilirlo è una relazione dell’Ispra che, pur non ufficializzando ancora la Sardegna come deposito, ha implicitamente indicato la nostra come regione ideale e priva di rischi per il deposito di tali scorie nucleari. 

Questo deposito dovrebbe sorgere in Italia nei prossimi anni e sarebbe un luogo dove conservare le scorie nucleari in attesa del loro smaltimento. Nei documenti che scaturiscono nella relazione dell’Ispra si esplicita che in base ai rischi geologici delle aree italiane, quella più sicura per le scorie nucleari sarebbe proprio la Sardegna.

 Tra i criteri di esclusione dell’Ispra che vedono la Sardegna come regione ideale, ci sono ad esempio la mancanza di aree vulcaniche attive e quiescenti o caratterizzate da alta sismicità o da fenomeni di fogliazione. Non si tengono però conto altri fattori, come quelli che vedono la nostra Regione tutelata da importanti vincoli naturalistici, risorse sotterranee e il fatto che comunque l’Isola negli ultimi anni è stata caratterizzata da eventi meteorologici estremi e persino devastanti. Non solo, tra i criteri che invece dovrebbero portare a un’esclusione della Sardegna c’è anche quello secondo cui il deposito andrebbe ubicato a una distanza di almeno “5 km dalla linea di costa attuale” e non a distanza maggiore “ma ad altitudine minore di 20 m s.l.m.”, che escluderebbero gran parte della regione. In virtù di queste considerazioni, nei giorni scorsi alla Regione Sardegna è stato votato all’unanimità un ordine del giorno per esprimere la piena contrarietà al possibile progetto del deposito unico di scorie nucleari in Sardegna. 

I nostri rappresentanti questa volta saranno ascoltati o come sempre a decidere sarà il Governo centrale infischiandosene di quello che vogliono i sardi? Inutile ricordare che proprio in Sardegna un referendum di qualche anno fa fece esprimere i cittadini contro il nucleare nell’Isola. Così, come se non bastassero le servitù militari presenti in tutta la Regione, potremmo essere costretti a diventare anche la “pattumiera nucleare d’Italia”.

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LO STAFF

Un pensiero su “INCREDIBILE, TORNA L’INCUBO NUCLEARE: LA SARDEGNA COME DEPOSITO SCORIE? LEGGETE QUI!

  1. Credo che l’Isola sia stata venduta da parecchi anni … in cambio del Dio DENARO ….. vedi Quirra e i diversi poli industriali sardi.
    Si parla esclusivamente della sicurezza dei depositi delle scorie e non di sicurezza per gli abitanti. GUARDATE CHE LA SARDEGNA E’ ABITATA DA ESSERI UMANI E NON DA ANIMALI DA LABORATORIO.
    Se non erro, fino a qualche anno fa circolavano voci di scorie radioattive sotterrate nella piana della Nurra … tutto tace. E che dire dei numerosi casi di leucemia ….. non sono solo voci …….

    ….. “E’ un dato di fatto: in alcune aree della Sardegna si sta peggio che nel resto dell’Italia. In generale, ci si ammala di più di malattie respiratorie e dell’apparato digerente. In particolare, gli uomini sono più colpiti da tumori del polmone, del fegato e del sangue. Malattie che sono in gran parte causate dall’inquinamento ambientale e dalle esposizioni professionali. Non a caso, le aree dove si sta peggio sono quelle industriali (a Nord, Porto Torres; a Sud, Portoscuso e Sarroch), e quelle minerarie di Arbus e di Iglesias. Ma non solo: anche alla Maddalena si registra un eccesso di linfomi” .
    La denuncia è contenuta nel «Rapporto sullo stato di salute delle popolazioni residenti in aree interessate da poli industriali, minerari e militari della Regione Sardegna» (pubblicato come supplemento al numero 1 del 2006 di Epidemiologia & Prevenzione), un’ampia ricerca voluta dall’Assessorato alla sanità dellaRegione Sardegna.

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