Pensate di uscire di casa per fare la spesa, per andare al parco o per cercare lavoro. Al vostro ritorno trovate la vostra casa occupata da altre persone che non vi fanno più entrare. Voi cosa fareste? Questa che può sembrare una storia assurda è quello che è successo a una ragazza di Sassari. Una vicenda che definire vergognosa è dir poco. E le istituzioni se ne fregano! Ecco la storia di Deborah…
Ma il paradosso di questa storia di ordinaria follia è che la denuncia in Questura e alla Procura della Repubblica non è servita assolutamente a nulla. Le istituzioni che dovrebbero tutelarla se ne fregano: “Sembra che tutti abbiano le mani legate se non c’è un provvedimento del magistrato – dice Deborah – È un paradosso inaccettabile: a nessuno importa che io dorma all’aperto mentre questi “abusivi” abitano liberamente a casa mia tra le mie poche cose rimaste lì dentro”. Come detto, tante sue cose sono state gettate via nella spazzatura: “ho controllato nelle stanze, non c’è quasi più nulla. Ma come può la gente arrivare a tanto? Ho provato a convincere questi nuovi “inquilini” ad andarsene, per tutta risposta sono stata aggredita, mi hanno strattonato e sbattuto contro il muro. Al pronto soccorso mi hanno assegnato venti giorni di cure”. Nemmeno i rappresentanti del Comune si sono fatti vivi. Aspettava una visita dell’assessore alle Politiche Sociali, ma niente. Adesso lei si ritrova sola, senza casa, senza lavoro, senza più nulla.
Questa è l’Italia. Questa è la Sardegna. Cose come queste succedono ogni giorno.
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