ECCO CHI SONO I CANDIDATI SARDI DEL MOVIMENTO 5 STELLE ALLE PROSSIME ELEZIONI EUROPEE

Anche il Movimento 5 Stelle ha scelto i propri candidati per le prossime elezioni europee del 25 Maggio. Come sempre lo ha fatto tramite la rete. Le votazioni on line si sono concluse a mezzanotte di ieri. Oggi vi presentiamo i due candidati del M5S per la Sardegna, anche se difficilmente poi verranno eletti, per il solito motivo di cui abbiamo già parlato QUI 

Sono Giulia Moi e Nicola Marini i due candidati sardi del Movimento 5 Stelle alle elezioni europee. Di seguito, direttamente dal blog di Beppe Grillo, vi presentiamo il Curriculum Vitae e le dichiarazioni d’intenti dei due candidati sardi.

GIULIA MOI – 1664 VOTI AL SECONDO TURNO

Curriculum Vitae 

Giulia Moi, nata a Cagliari il 24 maggio 1971 e residente in Sardegna

Lingue: Inglese, francese, spagnolo, italiano

Latino e greco antichi presso il liceo classico

Laurea in Scienze Biologiche (Nuovo Ordinamento) presso l’Università di Cagliari. Specializzazione (PhD_Doctor in Philosophy) in ricerca e sviluppo  di nuovi farmaci da sostanze naturali presso il  King’s College of London e presso la  Stiefel/Glaxo Smith-Klime pharmaceutical company (10 borse di studio disponibili nel mondo).  

Specializzata nella scoperta di nuovi farmaci oncologici di origine naturale (http://books.google.it/books/about/Chemistry_and_Biological_Activity_of_Kig.html?id=r9fVZwEACAAJ&redir_esc=y).

Ho partecipato a convegni (Cina, America, Africa, Russia) e corsi di specializzazione riguardanti la Scienza e l’Innovazione Imprenditoriale presso la King’s College Enterprise e la CASS Business School of London. Ho scoperto una molecola proveniente da una pianta della foresta Sud-Africana efficace per la leucemia e il melanoma, premiata per la scoperta dal King’s College e dalla Stiefel/GSK.

Il sogno di poter sviluppare questo farmaco nella mia terra di origine mi ha fatto scontrare con una realtà locale piena di burocrazia, inefficienza e corruzione: dopo aver vinto il bando europeo “Europeando” in collaborazione con il King’s Colle of London, l’obbligo di un corso di formazione regionale mi ha portato a scoprire e a denunciare alla magistratura la corruzione dilagante nel gestire la cosa pubblica. Tuttora in corso, l’indagine sta facendo luce su tutta la mala-gestione dei fondi  POR europei in Sardegna.

Sono stata la prima a vincere nel 1995  la borsa di studio europea ERASMUS presso l’Universitè de Science et Tecnologie de Lille in Francia, e presso l’Università di Perugia (10 borse di studio disponi peli per tutta l’Italia)  la borsa di studio europea LEONARDO presso la Queen Mary University il St. Bartholomew’s Royal Hospital of London (1988). 

Sono attivista nel MU Europa con il quale ho collaborato per la traduzione del programma in inglese. Faccio parte dell’associazione per lo scambio degli studenti stranieri (AERI). Sono volontaria presso una associazione di sole donne che divulga la cultura sarda e le sue tradizioni alimentari, delle quali ne controllo la qualità e l’assoluta assenza di OGM e, a tempo perso, mi occupo anche di tutela dell’ambiente su studi di impatto ambientale. Rifiuto totalmente e ho sempre combattuto contro qualunque sperimentazione o maltrattamento sugli animali.

Dichiarazione di Intenti

Ho scelto il Movimento 5 Stelle perché credo in questo progetto.  Ho sempre avuto lo spirito del Movimento ancor prima che  nascesse,  e questo  perché lo ritengo una scelta di vivere la propria vita denunciando le ingiustizie e difendendo i più deboli.

Oggi il Parlamento Europeo non rappresenta più tutti i cittadini.

C’è bisogno di riprogettare l’Europa. C’è un bisogno urgente di modificare radicalmente il concetto sulla produzione di energia e dei suoi consumi, su come i cittadini si dovranno spostare nel suo interno, su come gestire meglio la comunicazione e l’istruzione, informatizzando e rendendo accessibile a tutti la cultura del sapere e della conoscenza.

 Bisogna rivederne l’organizzazione economica, a partire  da un minore  prelievo fiscale per passare ad una nuova regolamentazione della finanza, con l’ adozione degli Eurobond, l’abolizione del Fiscal Compact e del pareggio di bilancio.

C’è bisogno di ripensare al lavoro, alla mobilità, alla salute dei cittadini, alla qualità del cibo senza OGM e alla difesa dell’ambiente per un futuro più sostenibile per  i nostri figli.

Voglio più giustizia per chi non ha la forza di urlare contro le lobbies, per chi è indifeso e non può urlare il suo dolore, e per i più deboli che non hanno voce contro le ingiustizie. Voglio un Europa migliore. Sarò al servizio di chi ha lo stesso sogno.

NICOLA MARINI – 225 VOTI AL PRIMO TURNO

Curriculum Vitae

Mi chiamo Nicola Marini ho 40 anni e sono nato a Cagliari. Dopo aver iniziato a studiare Ingegneria Elettronica a Cagliari mi sono trasferito a Milano dove, dopo un anno di Erasmus in Spagna, mi sono laureato in Ingegneria Informatica presso il Politecnico di Milano con una tesi su un robot esapode, sistema di puntamento per un esperimento da installare sulla International Space Station.

Parlo fluentemente Inglese, Spagnolo ed ho una discreta conoscenza dell’Olandese.
La mia carriera si può dividere in tre periodi principali:
  • Il primo in cui ho lavorato per oltre 10 anni per una società di consulenza Americana lavorando in Italia ed all’estero in diversi settori (bancario, energetico, governativo, telecomunicazioni, etc.)
  • Il secondo in cui ho lavorato per due anni come responsabile dei sistemi software di una multinazionale nel campo della pubblicità per Europa, Medio Oriente ed Africa
  • L’ultimo anno in cui ho aperto una mia piccola società di consulenza ed implementazioni software
Possiedo diverse certificazioni legate al mondo dell’Information Technology e del Project Management (indicate sul mio profilo linkedin). Inoltre durante la mia esperienza lavorativa come consulente ho sviluppato e coltivato competenze non tecniche necessarie per potermi muovere in situazioni politiche alquanto complesse. Sono una persona eclettica che ha sempre coltivato anche tanti altri interessi (cintura nera di karate, brevetto di immersioni advanced PADI, scacchi, viaggi, cucina, musica, etc.) anche se ultimamente, grazie anche all’attivismo, mi e’ rimasto pochissimo tempo per poterli coltivare.

Dichiarazione di Intenti

A differenza di tanti italiani espatriati per necessità, vivo all’estero per scelta. Nonostante questo ho sempre seguito con interesse quanto succedeva in Italia. Ho sempre sognato e pensato di poter fare qualcosa per la mia terra! Troppo spesso parlando di questo con amici e parenti rimasti in Italia ho sentito dire che “è facile parlare per chi vive all’estero” e che “non si può fare niente”! Proprio per questo, seguendo e condividendo le battaglie che Beppe Grillo portava avanti da anni, mi sono iscritto fin dal primo giorno al Movimento Cinque Stelle partecipando attivamente nei Meet Up di Amsterdam e Londra dove ho vissuto e vivo tutt’ora. Assieme a tante persone che la pensavano come me, abbiamo creato il Meet Up Europa con il quale oltre a creare un punto di riferimento per attivisti sparsi in Europa e non solo, nel 2012 siamo riusciti a raccogliere firme dai Consolati di tutto il mondo certificando le liste dei candidati della Circoscrizione Estero per tutte e quattro le ripartizioni. In quell’occasione, sebbene non fossi neanche un candidato, tornai in Sardegna per raccontarlo durante lo Tsunami tour ed avvisare tutti i sardi che avevano parenti emigrati che finalmente potevano tornare a votare!

Sono convinto che quello che il Movimento Cinque Stelle sta facendo è una rivoluzione culturale che ha radici nelle persone che ci partecipano attivamente. Una rivoluzione che pian piano sta contagiando tutti: per anni non abbiamo fatto altro che “fare politica” parlando di pettegolezzi e qualche volta di leggi fatte “ad personam”. Oggi parliamo di emendamenti, decreti legge, seguiamo votazioni ed attività parlamentari come mai prima nella storia italiana. Sono spesso in contatto, assieme agli altri attivisti, con i portavoce eletti in parlamento (alcuni dei quali hanno partecipato ai nostri eventi europei a Nizza e Londra) ai quali cerchiamo di dare una mano sia con interrogazioni parlamentari, emendamenti e proposte. 

In questa rivoluzione abbiamo visto cittadini entrare in Parlamento ed imparare in poco tempo come funzionano le istituzioni mettendo in crisi un sistema che non era preparato ad affrontare persone oneste ed in gamba che imparano velocemente e non sono legate ad interessi di banche e lobby.

Penso che la Comunità Europea si sia trasformata in un Unione Europea di Banche e di interessi economici che non tengono in giusta considerazione le persone. Per questa ragione il mio intento è quello contribuire a esportare a Bruxelles la rivoluzione che abbiamo iniziato in Italia, portando avanti i 7 punti del programma per cambiare in meglio l’Europa e con essa anche l’Italia.

A riveder le stelle!

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