Il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, riconfermato anche dal nuovo governo Renzi, è indagato per concorso in abuso in atti d’ufficio, all’interno di un’inchiesta sulla nomina del commissario dell’Authority del porto di Olbia. L’indagine è stata avviata dopo la nomina a commissario di Fedele Sanciu, ex senatore del Pdl. Si indaga sul fatto se il commissario nominato abbia le competente e i titoli accademici necessari per ricoprire quell’incarico.
Insomma, solite vecchie manfrine. L’Italia continua ad andare avanti così, senza che nulla cambi, con nomine esclusivamente politiche anche nei ruoli che richiederebbero titoli specifici. Dopo un esposto da parte di un consigliere provinciale, che ha chiesto alla magistratura inquirente di verificare la congruità dei requisiti in relazione all’incarico assegnato, per fortuna almeno stavolta la Procura indaga e vuole vederci chiaro.
Un fatto simile – giusto per non farci mancare nulla – era accaduto alcuni mesi fa, quando era stata avviata una inchiesta dalla Procura di Cagliari, dopo la nomina dell’ex senatore del Pdl, Piergiorgio Massidda, al vertice del porto cagliaritano. Dopo la sua decadenza per carenza di titoli era però stato rinominato dal ministro Lupi ma come commissario straordinario del Porto. Il 29 gennaio il Consiglio di Stato aveva respinto la richiesta di sospensiva della sentenza che aveva tolto la presidenza a Massidda. Lupi lo aveva immediatamente ricollocato commissario, facendo così scattare l’inchiesta del pm di Cagliari con l’accusa di abuso d’ufficio per il ministro verso il quale dovrebbe essere il tribunale dei ministri a procedere.
Noi continuiamo a pensare che le nomine politiche siano uno dei cancri della società italiana. Ma pare che a politici o ex politici una poltrona vada sempre e comunque assicurata. Evidentemente il ministro non la pensa allo stesso modo. Insomma…il Lupi perde il pelo ma non il vizio!!!
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