Dov’è finito il rispetto dell’avversario in campagna elettorale? Possibile che ai giorni nostri la politica si faccia solamente denigrando l’avversario e mai facendo proposte o argomentando la propria candidatura? Questo ci chiediamo dopo aver sentito le parole di Silvio Berlusconi, in Sardegna per la chiusura della campagna elettorale del suo candidato, Ugo Cappellacci.
Dopo aver chiamato l’Ogliastra con il nome di Olgiastra (avrà ancora in testa le Olgettine?), l’ex premier ora fuori dal Parlamento dopo essere stato condannato, si è lasciato andare a una serie di frasi contro Michela Murgia, la candidata alla carica di Presidente della Regione della coalizione “Sardegna Possibile”. Queste le vergognose parole di Berlusconi:
“Mi sono fatto dare una copia del programma della signora Mu…Mu.. Ah, si’ Murgia. Ha gia’ designato i suoi assessori e si e’ tenuta per se’ l’assessorato ai Trasporti. Mi sono chiesto come mai ha questa vicinanza con bus, pullman, navi…Si dice che da piccola lei amasse giocare coi trenini. Ciascuno deve approfittare al meglio delle proprie esperienze giovanili”. Poi ha continuato: “Mi dicono che in un’università’ sarda che non conosco Murgia ha insegnato l’odio. Devo andare un po’ a scuola da lei”.
Ora, al di là dei contenuti di queste frasi, che sono assolutamente ridicoli, ci chiediamo perché passare più tempo a denigrare l’avversario che a esporre il proprio programma di governo per l’Isola. Ma, del resto, da uno che chiama Ugo Merda il proprio candidato che ci si può aspettare?
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