L’alluvione ha messo in ginocchio la Sardegna e fatto numerose vittime, i soccorsi continuano, l’emergenza è ancora in atto, il pericolo c’è perché sono previsti altri giorni di maltempo. Nonostante ciò il presidente della Regione Sardegna, Ugo Cappellacci, tira dritto e ci tiene a precisare che non fermerà alcun progetto per le nuove costruzioni sull’Isola. Intervistato da Repubblica il governatore difende il suo nuovo Piano Paesaggistico Regionale e il suo “piano del golf”.
Cappellacci è stato anche duramente attaccato dal suo predecessore, Renato Soru, in un intervista dove veniva accusato di aver reso edificabili persino gli scantinati. A quanto pare niente scalfisce il governatore che al quotidiano nazionale afferma: “Il piano del golf è decisivo per il turismo invernale: 25 campi, oggi ce ne sono tre”. Mentre, per quel che riguarda i tre milioni di metri cubi di ristoranti, alberghi e case che sorgeranno intorno ai campi ci tiene a precisare che “dovrò pur dare a un golfista una club house, un posto dove mangiare bene. Ci saranno dei volumi, è così in tutto il mondo”.
La marea di polemiche che lo sta sommergendo – compresa quella secondo cui lui e Gabrielli erano a conoscenza con largo anticipo della portata devastante del nubifragio che si stava per abbattere in Sardegna – non interessa a Cappellacci, che tira avanti dritto per la sua strada e non vuole essere definito “cementificatore”.
Nell’intervista difende il suo nuovo PPR e si scaglia contro i troppi vincoli che impedirebbero alla Sardegna di crescere (come se il problema dell’Isola fosse solo quello di costruire nuove strutture, n.d.r.). Non manca il consueto attacco al Renato Soru: “Ho una storia di sostegno alle energie rinnovabili, sono contro il nucleare e credo in uno sviluppo rispettoso. Un ambientalista. Soru, il mio predecessore, un biscazziere della politica, era un cementificatore. Cemento per sè, vincoli per gli altri. Il signor Soru ha una villa su una spiaggia, e quella villa è toccata dal mare. Ha una casa, un cubo di cemento, di fronte alla basilica di Bonaria, a Cagliari. La sua azienda Tiscali è stata costruita in deroga sugli stagni di Cagliari. Da presidente della Regione, Soru ha concesso deroghe per due milioni di metri cubi. Io, zero”.
Non sarà un cementificatore, ma di sicuro ci pare che questa tragedia le abbia insegnato ben poco, caro Cappellacci. Del resto l’importante in Sardegna è che ci siano gli spazi per giocare a golf, no?
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