Sembra impossibile eppure siamo nel 2013 è in Sardegna ancora c’è chi si infuria a causa del campanilismo territoriale. E’ bastata infatti una fotografia postata su un social network per scatenare una “guerra” linguistica che oppone i dialetto sassarese a quello campidanese. Spieghiamo meglio: i giocatori della Dinamo Sassari, la squadra di basket che rappresenta certamente il capoluogo di provincia del nord Sardegna ma anche tutta l’Isola, hanno indossato una felpa con una scritta che non è molto piaciuta a numerosi “integralista dell’appartenenza territoriale”.
Sul retro delle felpe offerte dallo sponsor Reale Mutua, c’è la scritta “Ajò piccioccus!”, in dialetto campidanese. Il presidente della Dinamo, Stefano Sardara, ha postato su Facebook la foto con i giocatori di spalle che indossano le felpe ma subito è scoppiato il finimondo. Questa di seguito la foto “incriminata”:
Subito una marea di messaggi ha fatto esploderea diatriba tra chi ha apprezzato le nuove felpe con la scritta in sardo e quelli che, invece, hanno chiesto alla società l’utilizzo del dialetto sassarese al posto di quello “casteddaiu”. Lo stesso presidente Sardara ha così deciso (giustamente a nostro avviso) di togliere la foto perché stanco di queste inutili polemiche.
Voi che ne pensate? A noi pare assurdo che ancora oggi ci siano queste stupide divisioni, soprattutto per una squadra che (come il Cagliari nel calcio) rappresenta non solo una città ma un intera Isola. Il classico “Pocos, locos y mal unidos” rivolto a noi sardi ci viene sempre in mente come qualcosa di molto azzeccato di fronte a episodi come questo.
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