La Sardegna è chiamata anche “la Terra dei Centenari”. Nella nostra bella Isola si vive più a lungo, molto più a lungo, rispetto al resto d’Italia, ma anche del mondo. Pensate, infatti, che la Sardegna è ai vertici mondiali della longevità, risultando essere seconda solamente al Giappone.
Con 22 centenari ogni centomila abitanti la nostra Isola raggiunge quindi il primato di longevità. Lo ha affermato anche Giuseppe Paolisso, il presidente della Società Italiana di Gerontologia e Geriatria. Ma qual è il segreto? Quale sarebbe l’elisir di lunga vita che noi sardi abbiamo scoperto?
Secondo Paolisso, che è anche preside della facoltà di Medicina e Chirurgia della Seconda Università di Napoli, il patrimonio genetico contribuisce alla longevità per un buon 25%, ma a determinare una vita lunga sarebbero lo stile di vita e la frugale alimentazione della dieta mediterranea. La Sardegna, che è la terra con più over 100, secondo Paolisso, si contraddistingue perché “i centenari non vivono mai vicino al mare, bensì in aree montane o rurali dove anche per procurarsi il cibo è necessario un quotidiano esercizio fisico, e seguono un regime alimentare semplice. La dieta mediterranea, in tal senso, ha due effetti positivi che aiutano la longevità: è ricca di antiossidanti che combattono i radicali liberi e ha effetti positivi sul DNA perché evita l’accorciamento di telomeri, le regioni terminali dei cromosomi, una sorta di gomitolo che se non si accorcia più non scatena patologie, agendo sulla telomerasi, l’enzima che impedisce l’accorciamento”.
Naturalmente c’è da considerare anche il cosiddetto “Isolamento genetico”, ossia il fatto che coloro che vivono in piccoli centri sono più propensi a scambiare il loro corredo genetico tra membri della stessa comunità. Ciò contribuisce alla longevità che, dunque, sarebbe anche in parte genetica.
Ecco spiegato, dunque, il segreto di noi sardi e della nostra lunga vita.
Che dite? Ci converrà trasferirci tutti nelle aree montane del centro Sardegna?
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