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ECCO COME VENGONO BUTTATI SOLDI PUBBLICI IN QUESTO COMUNE SARDO..LEGGETE QUI!

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Sardegna, soldi pubblici buttati in mare

In Italia le amministrazioni pubbliche gestiscono quotidianamente i nostri soldi, i nostri sacrifici e le nostre speranze. Le nostre tasse e le nostre imposte spesso vengono utilizzate non certo per servizi pubblici o per rendere le nostre comunità più efficienti. Basta controllare qualche bilancio e qualche determinazione di qualche Comune per addentrarvi in un mondo incantato. 

Meritano un premio alla “fantasia” le allegre e spensierate spese pubbliche che vengono fatte dall’amministrazione comunale di Golfo Aranci.

L’ultima nata, dopo la “famosa” casa di Babbo Natale (casetta in legno già esistente e di seguito tinteggiata per l’occasione)  al costo di 93.000 euro oltre pista di finto ghiaccio al costo di 70.000 euro, l’ultima trovata è il museo sottomarino, denominato “MuMart”.

Il Comune di Golfo Aranci ha un bilancio medio annuo di circa 4 milioni e mezzo di euro.

Nel novembre 2012 l’amministrazione annuncia in grande stile che ad aprile 2013 sarebbe nato a Golfo Aranci, nella acque cristalline del paese, il museo sottomarino.

In un articolo della Nuova Sardegna del 16 novembre 2012 si chiariva che il progetto del Museo veniva realizzato dallo studio Micheletti e Partners di Milano e donato al Comune di Golfo Aranci.

Quindi tutto lasciava intendere che il progetto fosse già pronto e soprattutto gratis.

Nel dicembre 2012, senza nessuna autorizzazione per il posizionamento delle statue sui fondali marini, l’amministrazione Comunale, con le determinazioni n. 1628, 1630, 1631,1632,1633, 1634, 1635, 1636,1637, 1638, 1639, 1740 e 1741 acquistava direttamente e senza bando 13 statue da posizionare nei fondali antistanti il paese ad un importo totale, compreso di una statua da inserire in una rotatoria del paese, di euro 500.000,00 (cinquecentomila euro). Non è dato sapere chi abbia dato il valore economico alle statue.

Il 26 marzo 2013 la Giunta Comunale con delibera n. 20 diceva testualmente: Considerato che l’idea progettuale, così come donata dallo Studio Micheletti, pur essendo corredata da rappresentazioni grafiche, non presenta le caratteristiche tecniche necessarie per la realizzazione di un’opera pubblica.” …”Preso atto che la struttura tecnica di questo Ente non è, al momento, in grado di eseguire la progettazione dell’opera;…che l’importo stimato per l’affidamento del progetto è inferiore a  40.000 €; Ritenuto per quanto di competenza, che l’Arc. Micheletti vada interpellato, al fine di verificare la possibilità di procedere per procedere all’affidamento diretto;

Come è facile capire siamo già di fronte a qualche anomalia. Un progetto presentato come dono, già non lo è più. Tale notizia veniva riportata, non senza imbarazzo, da qualche quotidiano locale e apertamente criticata sui social network.

Guarda caso, in data 16/04/2013 la Giunta Comunale con la delibera n. 32 , dopo aver premesso che l’arch. Micheletti non aveva proposto alcuna offerta entro i termini richiesti e successivamente aver “rinunciato” all’incarico, stranamente e al contrario di quel che veniva deliberato in precedenza, (venti giorni prima)  individuava quali progettisti gli stessi tecnici Comunali.

Naturalmente il “progetto donato” aveva anche bisogno di una relazione geologica e di indagini propedeutiche alla realizzazione del museo. Venne incaricato in data 10/06/2013 direttamente un geologo di Siena per un importo di euro 4.281,02.

Passa, quindi la primavera e del progetto ancora nulla. In data 12/07/2013 con determinazione del Servizio Finanziario del Comune di Golfo Aranci viene impegnata la somma di euro 1.073,22 per convocare presso la sede del Comune di Golfo Aranci il critico d’Arte Crippa, la dott.ssa Mormino e l’Arch. Micheletti, (“donatore del progetto”), per una riunione tecnica sulla realizzazione del museo.

Dopo tanto silenzio, ecco il solito articolone locale che informa che il 26 luglio 2013 verrà inaugurato il Museo, alla presenza del Presidente della Regione Sardegna (siamo in campagna elettorale per le prossime regionali) e del critico d’arte Vittorio Sgarbi. Sempre nell’articolo, il Sindaco informa che il museo, a 6-7 metri di profondità e in una delle zone più belle del paese, potrà essere visto grazie ad un“sottomarino” che verrà comprato appositamente dal Comune.

Naturalmente, al momento, non è dato sapere con quali somme e a quale cifra. Non finisce qui, con determina del 16/07/2013 il Comune individua il direttore artistico del Museo.

Indovinate chi? E si l’Arc. Micheletti di Milano, il tutto ad un importo di euro 12.100,00.

Finite le spese pubbliche? E no. Con determina del 23/07/2013 viene affidata alla società sempre dell’Arch. Micheletti e Partnes il compito di seguire l’inaugurazione del Museo. Costo euro 20.000,00. Ieri le statue sono state sistemate nella banchina del Porto Commerciale di Golfo Aranci, e in tale sede vengono formati i basamenti in cementoIl loro trasporto è costato euro 8.607,36.

Ad oggi le statue sono ancora lì e l’inaugurazione sarà solo simbolica.

Questi i crudi e nudi dati. Di certo vedere tanti soldi pubblici di una piccola comunità spesi in progetti di discutibile utilità e con criteri e forme poco conformi all’amministrazione della cosa pubblica non lascia ben sperare per le sorti della finanza locale.

Il tutto senza che ancora ci sia la certezza che gli organi competenti rilascino le autorizzazioni per rovinare uno dei fondali più belli della Sardegna.

(FONTE: http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/25/sardegna-soldi-pubblici-buttati-in-mare/665867/)

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