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Proprio nel cuore roccioso della Sardegna, come una porta per le profondità della terra, si trova il canyon più grande di tutta l’Europa: la gola di Gorropu. Un bellissimo e suggestivo canyon naturale di origine carsica nel Supramonte, al confine tra i territori dei comuni di Orgosolo, Oliena, Urzulei e Dorgali. Un territorio aspro ma estremamente affascinante, dove la natura ancora selvaggia regala scoperte incredibili. Per arrivare al canyon Gorropu una delle strade è un tortuoso sentiero che da Genna Silana conduce al fondo della valle, in un avanzare tra macchia mediterranea e rocce calcaree modellate dal vento e dalle piogge nel corso dei secoli.
Ecco come viene descritto il canyon su Wikipedia:
“La gola di Gorropu o di Gorroppu è un profondo canyon ubicato nel Supramonte, in Sardegna, e demarca il confine tra i comuni di Orgosolo e Urzulei. La gola si è originata grazie all’intensa azione erosiva provocata delle acque del Rio Flumineddu. La Gola di Gorropu, con i suoi oltre 500 mt. di altezza, è considerata uno dei canyon più profondi d’Europa.
La più facile via d’accesso alla faglia tettonica, che si estende dal golfo di Orosei ai Supramonte, è quella nei pressi di Urzulei, in località Genna Silana, lungo la strada statale 125 all’altezza del km 183.
Il canyon può essere raggiunto percorrendo un percorso escursionistico (il sentiero Sedda ar Baccas – Gorropu B-502) esperto per il quale è necessaria l’adeguata attrezzatura. Il sentiero si sviluppa per una lunghezza di 12 chilometri, superando un dislivello di 200 metri, fino a raggiungere la Gola di Gorropu, in fondo alla quale scorre il Rio Flumineddu. Il tempo di percorrenza è di tre ore.
La Gola di Gorropu è raggiungibile anche partendo da Dorgali: si attraversa (anche in auto) la vallata di Oddoene fino a raggiungere il ponte di S’abba Arva, da qui si prosegue a piedi per circa due ore costeggiando per un tratto il Rio Flumineddu e il versante Sud Est del Monte Oddeu.
La particolarità del luogo e le alte pareti che delimitano la gola, hanno dato vita a strane leggende: si dice che, dal punto più stretto ed oscuro della gola, dove le pareti si ergono verticali superando i 450 metri, sia possibile vedere le stelle in pieno giorno. Un’altra dice che, nelle scoscese pareti, sboccino di notte, i magici fiori della “felce maschio”. Solo ai più coraggiosi è dato coglierli, calandosi dal Supramonte di Orgosolo”
Numerose le leggende popolari sarde sono ambientate proprio a Su Gorropu come, ad esempio, quella de Sa mama de Gorropu, creatura spaventosa che si aggirerebbe nel canyon oppure quella dei Sos Drullios, i trolls del canyon che nelle notti piovose e tempestose rapiscono sia uomini che animali.
Un “ideale” percorso parte dal rifugio di Genna Silana(dove è possibile lasciare la macchina). Da qui inizia la discesa attraverso il sentiero impervio che porta dopo un’ora e mezza circa alla valle del Rio Flumineddu, il fiume che ha eroso la roccia e formato così il canyon. Addentrandosi nel letto sotterraneo del fiume ci si dirige verso l’imboccatura del canyon, camminando su grandi sassi bianchi che rendono il paesaggio quasi lunare. Avanzando si arriva a vedere all’improvviso – in uno spettacolo che difficilmente dimenticherete – la maestosità della Gola di Gorropu. Il canyon è lungo 1,5 km e profondo 500 metri. Potete percorrerlo per una buona parte a piedi, mentre nell’ultimo tratto vi occorreranno le funi. Il periodo ideale per visitare il magnifico canyon è tra marzo e luglio, il percorso è faticoso ma con un po’ di buona volontà e la giusta attrezzatura risulta alla portata di tutti.
Per avere tutte le informazioni sul canyon più grande d’Europa questo è il sito ufficiale: www.gorropu.info
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