A volte le affermazioni stupide e insensate arrivano proprio da chi non te l’aspetti. Cosa altro pensare dopo le affermazioni di don Alessandro Loi, il parroco di Lotzorai che nella bacheca del suo profilo su Facebook ha scritto: “C’era proprio bisogno di un ministro di colore? Con tutto il rispetto per la signora.” Un’affermazione che ci si potrebbe aspettare da un leghista da quattro soldi, ma non certo da un ministro della Chiesa. Una frase contro il nuovo ministro dell’integrazione Cecile Kyenge che ha suscitato numerose polemiche, in rete e non solo, ma che il parroco non ha ritrattato affermando di avere detto quello che in tanti pensano.
Parlando ai microfoni dell’emittente regionale Videolina il parroco ha anzi ribadito il suo pensiero: “Ho solo detto ciò che molti pensano. Non sono razzista e non ho nulla in contrario. Ritengo la scelta inopportuna”. Il motivo per cui ritenga inopportuna la nomina del nuovo ministro – a parte il colore della sua pelle – non riesce a spiegarlo granché bene. Subito nella rete i commenti, molti dei quali decisamente inferociti contro il sacerdote, si sono moltiplicati e di don Alessandro Loi si è sparsa la voce in tutta la rete. Perfino il sito on line del Fatto Quotidiano ha scritto un articolo (CLICCATE QUI PER LEGGERLO) sulla faccenda.
Sinceramente noi riteniamo che, fra le tante scelte fatte dal nuovo premier Letta, quella di Cecile Kyenge sia probabilmente una delle meno peggio, considerando la sfilza di ministri che ci sono stati propinati da questo super-inciucio che gli italiani sono costretti a subire. Non vogliamo dare giudizi, ma se si guardasse un po’ più alle competenze e un po’ meno ad altre cose, come il colore della pelle ad esempio, probabilmente il nostro Paese andrebbe decisamente meglio.