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Gli assurdi insulti di Mazzarri e De Laurentis al Cagliari. ECCO COSA HANNO DETTO

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Qualcuno diceva “Non ha mai saputo perdere e non ha ancora imparato a vincere”, riferito a una nota squadra italiana. Una frase che si adatta perfettamente al Napoli, che non è certo una società abituata a vincere ma che anche nella vittoria di singole partite non perde mai occasione di evidenziare la sua poca signorilità. E’ accaduto anche ieri, dopo la vittoria in extremis contro il Cagliari, con le parole dell’allenatore partenopeo Mazzarri e del presidente della società campana De Laurentis. Poca sportività e poco stile. Anzi, classico stile-Napoli. 

Ad urlare “Pezzi di merda, pezzi di merda…” verso la panchina del Cagliari non sono i tifosi napoletani ma, udite udite, il loro allenatore Walter Mazzarri. Un vero gentleman non c’è che dire! A questa si sono aggiunte tante altre frasi irriguardose verso la panchina del Cagliari, come ha segnalato anche il sito Tuttocagliari.net, ma di cui non hanno fatto alcun cenno né i giornalisti di Sky né quelli di Mediaset Premium (chissà perché la cosa non ci sorprende). “Così imparate, ci vediamo dopo”, questa un’altra frase verso i rossoblu, colpevoli di giocare la partita a viso aperto nonostante la salvezza già acquisita. Nonostante la rabbia della panchina rossoblu e di Diego Lopez, l’unico ad essere stato allontanato dal campo dallo scandaloso arbitro De Marco è stato Ivo Pulga.

A completare il tutto è poi arrivato su Twitter l’irridente messaggio del presidente napoletano Aurelio De Laurentis: “Questa vittoria la dedico a Cellino, Astori e Nainggolan”. Una presa in giro verso il presidente rossoblu ancora agli arresti domiciliari e nei confronti dei due giocatori colpevoli, probabilmente, di aver rifiutato il trasferimento nella sua società.  Un comportamento davvero deprecabile quello dei napoletani e, soprattutto dell’allenatore e del presidente, che dovrebbero dare l’esempio nei comportamenti e nelle dichiarazioni ma che puntualmente si fanno riconoscere per la loro poco sportività e il loro stile patetico e lamentoso.

Fa ridere poi che uno come Mazzarri – che anche quando perde a suo avviso non lo merita mai, per lui la sua squadra è anche più forte del Barcellona – vada a rilasciare certe dichiarazioni in diretta tv dicendo che il Cagliari non ha fatto un tiro in porta, quando la sua squadra ha vinto grazie a due fortunosi autogol e a una rete in fuorigioco. Proprio lui che si lamenta sempre dei (presunti) torti arbitrali subiti dal Napoli. Stavolta l’arbitraggio a senso unico è andato invece benissimo al tecnico toscano, che non si è lamentato (del resto se uno come Behrami deve commettere un centinaio circa di falli prima di essere ammonito di che ti devi lamentare?) della terna ma solo del fatto che il Cagliari già salvo si sia giocato a viso aperto la partita. Ci sarebbe proprio piaciuto vedere come sarebbe finita con in campo gente come Conti, Cossu, Pisano e Pinilla. Sul presidente De Laurentis poi c’è poco da dire, non si può pretendere grande sportività e obiettività da uno che considera dei capolavori cinematografici quelle schifezze di cinepanettoni che continua a propinarci a ritmo costante.

L’unica cosa che ci consola è la prova del nostro Cagliari, che anche ieri non meritava la sconfitta e che ha dimostrato di potersela tranquillamente giocare alla pari anche contro il Napoli. Ci consolano anche le parole di Astori e Nainggolan che hanno ribadito che mai andranno a giocare in una società come il Napoli. Del resto – diciamo noi – due giocatori del genere meritano palcoscenici ben più ambiziosi. Resta il rammarico più per come i rossoblu sono stati trattati che per la sconfitta. Ma la sportività e la signorilità non si insegnano e come diceva qualcuno proveniente proprio dalla bella città campana, ma con uno spessore ben diverso rispetto a questi personaggi della Napoli “calcistica” di oggi: “Signori si nasce ed io lo nacqui”. Di elementi come Mazzarri e De Laurentis non si può certo dire la stessa cosa!

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